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SOSTEGNO ALLE IMPRESE – LA CONFCOMMERCIO SCRIVE A TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI PER AVVIARE UN CONFRONTO IMMEDIATO

La gravissima crisi in cui si dibatte il paese, a causa dell’emergenza sanitaria, richiede interventi immediati ed efficaci. Proprio per questo, la Confcommercio di Brindisi ha scritto a tutti i sindaci della provincia per chiedere un incontro finalizzato ad avviare una fase di confronto sulle iniziative (ovviamente di competenza comunale) a sostegno delle imprese. 

“La situazione venutasi a creare in seguito alla risalita della curva epidemiologica COVID ed alla conseguente emanazione del DPCM che limitano fortemente o vietano l’esercizio di alcune attività imprenditoriali – scrive nella lettera la Presidente di Confcommercio Anna Rita Montanaro –  è davvero di difficile gestione. Le aziende nostre associate più interessate (discoteche, sale ricevimento, ristoranti, bar etc…) sono evidentemente allo stremo avendo superato già con grande affanno la prima fase del lockdown e le numerose manifestazioni di proteste pacifiche che si stanno susseguendo sono la rappresentanza di un disegno reale.
La nostra organizzazione – aggiunge la dott.ssa Montanaro –  come sempre, ha scelto la strada del confronto costruttivo e del dialogo con le istituzioni a diversi livelli.
Ci auguriamo che il ‘Decreto Ristoro’ possa costituire una prima risposta al disagio delle imprese, ma siamo ben consapevoli che non sarà sufficiente a tenere in vita il sistema, specie se si ripeteranno i ritardi del recente passato.
E’ in questa consapevolezza che chiediamo anche alle amministrazioni locali una attenzione particolare verso le imprese più colpite che, per tanti versi, costituiscono il primo elemento di vitalità delle città, dei centri storici”.
Il problema – è evidente – non riguarda soltanto bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, ma l’intero comparto del commercio in quanto ci sono le condizioni – purtroppo – perché si arrivi ad un collasso dell’intero sistema commerciale, con la conseguente desertificazione delle città. E il dramma potrebbe essere ancora più evidente se non si riuscissero ad individuare soluzioni praticabili per il periodo natalizio. Tutto questo, ad esclusivo beneficio del commercio on-line gestito da grandi catene internazionali.
Da qui la richiesta pressante di un confronto costante tra le amministrazioni locali e le associazioni di categoria, partendo dalla possibilità di congelare i tributi comunali per tutto il periodo in cui saranno in vigore limitazioni.
“La crisi del commercio – conclude la Presidente – era già manifesta nel 2019, con un saldo negativo tra nuove aperture e chiusure di ben 197 unità, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Adesso il colpo mortale della pandemia. Ecco perché non c’è più tempo da perdere”.
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