Confapi: “Salviamo il porto di Brindisi: appello a Comune, Authority e Regione”
Ugo Poli, presidente della sezione brindisina della Confederazione italiana della piccola e media industria: “Teo Titi ha ragione: scalo condannato a morte, zero investimenti, imprese e posti di lavoro a rischio. Basta con promesse e bugie: ognuno faccia la sua parte”
“Purtroppo la verità sul porto di Brindisi è quella descritta da Teo Titi, presidente Ops: il nostro scalo è morto. Cercare il colpevole o i colpevoli, tra questa o quella istituzione, puntare il dito contro tizio o caio, non serve a cambiare la realtà. Quando si parla di economia, non servono miracoli, sono necessarie azioni concrete e prima ancora, è indispensabile fare squadra: siamo convinti che i margini per una ripresa ci siano, se e solo se c’è la buona volontà dell’Autorità portuale, del Comune di Brindisi e della Regione Puglia. E noi di Confapi, come Titi, stiamo con il porto”.
Ugo Poli, presidente della sezione di Brindisi di Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, lancia un appello rivolto agli attori protagonisti del territorio, nella convinzione che si possa invertire la rotta per un presente e un futuro differente per il porto, senza essere costretti a parlarne al passato con sentimenti che vanno dalla rabbia alla delusione,