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Salute pubblica:PUGLIA: CONTRASTARE LA PANDEMIA COL SERVIZIO SANITARIO.

Il tracciamento avrebbe potuto limitare i contagi e quindi una parte dei malati che oggi affollano gli ospedali forse non ci sarebbe stata. Il personale addetto al tracciamento avrebbe dovuto agire e dovrebbe ancora agire a domicilio.

L’assunzione di qualche migliaio di tecnici della prevenzione avrebbe consentito di gestire in modo efficiente il tracciamento dei contatti.

Sebbene in questo momento il tracciamento sia praticamente impossibile, attrezzarsi adeguatamente ha ancora senso perchè potrebbero esserci altre ondate. E’ necessario diffondere l’uso dei test antigenici. Si potrebbe pensare anche all’impiego delle forze armate per attività di supporto (trasporto di operatori e campioni). E’ necessario anche potenziare i laboratori non solo con attrezzature, che probabilmente sono state acquisite dopo la prima fase, ma anche con il personale necessario perché funzionino su 24 ore. Il privato può lavorare con macchinari in comodato d’uso e ‘specialists’ forniti dalla ditte, mentre il pubblico stenta a trovare personale a contratto precario e a trattenerlo. Capacità di tracciamento e di analisi dei tamponi sta permettendo alla Regione Veneto, che con il triplo dei contagi è in zona “gialla”, di seguire a casa molti ammalati grazie anche all’ausilio di strumenti di televisita, saturimetri, ossigeno e teleconsulto con specialisti: andare dai malati e non attendere che chiamino il 118.

Noi riteniamo che, mentre si intensifica lo sforzo di aumentare i posti letto dedicati, sia ancora possibile contrastare la diffusione del virus con il potenziamento straordinario del tracciamento e del servizio sanitario territoriale. Più risorse si spendono nel servizio sanitario, meno ristori saranno necessari per le attività economiche colpite dalle misure restrittive.

 

Tommaso Fiore

Maurizio Portaluri

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