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BRINDISI.Due episodi di gatti abbandonati a Brindisi, situazioni non più accettabili: ci vogliono interventi immediati e una maggiore sinergia e condivisione .

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Quante volte abbiamo sentito dire “ l’ animale è il miglior amico dell’ uomo e va amato”. Dichiarazioni su cui ( tranne qualcuno….. perché le eccezioni ci sono sempre nella vita) siamo tutti d’accordo , ma il fatto che “ questo grande amore”, poi deve essere dimostrato con i fatti.

E quello che, ormai da diverso tempo, sta avvenendo a Brindisi, nel territorio, è vergognoso, inaccettabile, offensivo per quella parte sana della comunità che, invece, con i fatti, ama gli animali, segnala, denuncia, cerca ( spesso, in alcuni casi trovando purtroppo “ muri”) condivisione .

Due episodi, avvenuti nella giornata del 26 novembre, che denunciamo con tutte le nostre forze e naturalmente lo strumento dell’ informazione e la comunicazione, con la speranza che non capitino più, siano accertate le responsabilità, ci sia anche ( e lo affermiamo senza alcuna polemica ma con istanza appunto di sinergia e condivisione) una maggiore attenzione istituzionale e da parte degli organi preposti verso queste problematiche .

Una donna brindisina, in Viale San Giovanni Bosco, che praticamente abbandona un gattino in un’ aiuola, non passata inosservata da testimonianze che la “inchiodano” di fronte alle sue responsabilità. Il felino dunque trattato come “un’ immondizia”. Peccato però ( come spesso accade) che, almeno per il momento, la “ donna bestia” non sia stata individuata e fermata , ma intanto la vicenda è stata segnalata agli organi preposti, e non vogliamo proprio che finisca qui .

Alcuni cittadini, insieme alla volontaria Antonella Brunetti ( sempre presente quando si tratta di salvare e tutelare i gatti e non solo), hanno subito allertato telefonicamente la Polizia Locale che, lo ricordiamo ( parallelamente ad una serie di iniziative messe in atto dall’ Amministrazione Comunale di Brindisi ), ha attivato proprio una Task Force composta da alcune unità, per occuparsi del randagismo, le colonie feline, i loro curatori e le diverse problematiche .

Ma i diretti interessati, interpellati, affermano che “la Polizia Locale ha risposto negativamente alle diverse sollecitazioni di intervento, che miravano a sincerarsi immediatamente delle condizioni di salute del gatto”. Prendiamo atto di queste testimonianze, in attesa, eventualmente, di risposte da parte di chi è stato chiamato in causa . Intanto il felino è stato accudito da una signora in un condominio e poi portato presso un veterinario ( naturalmente ci terremo aggiornati sulle sue condizioni di salute).

Ribadiamo, non è un articolo – polemica ( chi vi scrive ha sempre inteso tra l’ altro fornire contributi affinchè le istituzioni preposte risolvano le varie situazioni denunciate e segnalate soprattutto dai cittadini) , ma rimane la gravità di un episodio che condanna in primo luogo persone che di umano hanno poco o nulla.

Emblematico, spregevole, come un altro episodio di abbandono di un gatto fuori dal cimitero di Brindisi, che “certifica” i gravi comportamenti di “pseudo cittadini – bestie” che vanno subito stanati.

Ma per fare questo, e continuare sicuramente anche un percorso virtuoso già avviato dalla stessa Amministrazione Comunale ( su cui ci ritorneremo), c’è bisogno, appunto, di azioni e fatti concreti, interventi tempestivi, una grande sinergia ( tra Amministrazione Comunale, Istituzioni, volontari e volontarie, associazioni di volontariato, Polizia Locale e forze dell’ ordine) che lasci da parte differenti vedute o appartenenze o chissà cosa, per traguardare il bene comune, soprattutto quelli dei nostri gatti e animali.

Intanto, noi ringraziamo la volontaria Antonella Brunetti per il suo ( ennesimo) impegno – segnalazione, insieme ai cittadini. E continuiamo a credere nell’ operato delle Istituzioni, ma invitandole, ulteriormente, a non abbassare la guardia sul randagismo felino e altre problematiche legate ai nostri “ amici animali “.


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