Elbano de Nuccio (coordinatore Ordini commercialisti pugliesi): “Necessario prevedere sospensione delle scadenze fiscali e contributive per i contribuenti assistiti da un intermediario fiscale il cui studio sia posto in quarantena”
Bari, 3 novembre 2020. “Questa seconda fase dell’emergenza sanitaria rischia di mettere in ginocchio l’operatività di molti studi di commercialisti pugliesi; al fine di tutelare la propria salute e quella dei propri familiari molti professionisti sono costretti a rispettare periodi di quarantena e isolamento forzato rendendo di fatto impossibile il rispetto delle scadenze fiscali per i loro clienti”.
Lo dichiara il presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Bari nonché coordinatore dei sei ordini pugliesi Elbano de Nuccio. “Sarebbe un paradosso – continua de Nuccio – se i professionisti, già pesantemente penalizzati dalla crisi economica che sta colpendo l’intero Paese, si trovassero nelle condizioni di farsi carico anche di eventuali sanzioni legate al mancato rispetto delle scadenze”. “Oltretutto – precisa il presidente dell’ODCEC di Bari – andiamo incontro a un periodo dell’anno caratterizzato da numerosissime scadenze fiscali e contributive e l’aumento costante dei contagi rischia di generare forti criticità, oltre che creare ulteriori ansie e preoccupazioni ai professionisti e ai loro assistiti”.
Il presidente de Nuccio sottolinea inoltre che “pur essendo possibile la gestione in remoto di alcune attività di uno studio tributario, grazie a un sempre più massiccio utilizzo del digitale, la complessità degli adempimenti rende comunque necessaria per molte attività la presenza fisica in studio”.
Secondo il presidente dell’ODCEC di Bari “esiste un disegno di legge presentato in Senato per gestire proprio le problematiche del professionista in malattia; auspichiamo quindi un intervento rapido per superare questa reale problematica e individuare al più presto un sistema che faccia scattare una sospensione delle scadenze fiscali e contributive a favore degli assistiti del professionista il cui studio sia sottoposto a quarantena”. “Prevedere subito forme di agevolazione per situazioni di questo genere – conclude il presidente – sarebbe, di certo, un gesto di grande attenzione per la nostra categoria fortemente impegnata nel supportare le aziende e le famiglie in un momento così complicato”.