Uil Brindisi:Si continua a sottovalutare la situazione sulle gravissime difficoltà in cui si trova la nostra città
Si continua a sottovalutare la situazione sulle gravissime difficoltà in cui si trova la nostra città, di cui in più occasioni abbiamo denunciato motivi e responsabilità, c’è qualcuno che ancora oggi si ostina a perseverare con comportamenti e dichiarazioni che sono fuori dalla realtà e pertanto non riesce ancora ad inserirsi in una più ampia platea in cui è possibile la discussione, il confronto sui tanti altri annosi problemi che pur insistono e che hanno bisogno di essere con urgenza richiamati e risolti.
Vogliamo dire che l’argomento CIS, su cui è stata fatta una chiara puntualizzazione da parte di personalità politiche istituzionali nazionali governative, non deve essere ritenuto esaustivo.
Nella riunione in video conferenza promossa da CGIL CISL e UIL Brindisi con la partecipazione di Confindustria, CNA e ANCE, tenutasi il 1° dicembre scorso con il sotto Segretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri onorevole Mario Turco, abbiamo avuto la possibilità di evidenziare, tra l’altro, che è necessario avviare finalmente i cantieri di investimenti già approvati e finanziati, alcuni dei quali ancora bloccati.
Nell’incontro con il senatore Turco abbiamo consegnato un documento che contiene una serie di proposte, a partire dal sistema infrastrutturale, attribuendo centralità al porto come pilastro della rinascita sociale, economica e occupazionale del territorio, oltre alla necessità di governare la fase di decarbonizzazione, altro sostegno fondamentale dello sviluppo del territorio come lo sono: il progetto Edison, gli investimenti Versalis, Jindall, Enel Logistics, ENI, ecc.
Confermiamo l’esigenza, richiamata dal sotto Segretario Mario Turco e dall’onorevole Luca Aresta, di un tavolo istituzionale che preveda la partecipazione di tutti i componenti istituzionali nazionali, regionali, locali, le Associazioni datoriali e, naturalmente, il Sindacato per discutere sulle cose da fare per realizzare il cambiamento.
Antonio Licchello