Gli esposti sono terminati e come annunciato è arrivato il tempo delle denunce nei confronti di chi ha deciso di usurpare ed usare l’organo istituzionale come strumento di violazione della Legge contro i cittadini di Taranto.
All’indomani dell’entrata di Invitalia nell’affaire Ilva, ci recheremo presso la Procura di Taranto per denunciare il Governo italiano e immediatamente dopo passeremo al vaglio delle posizioni delle amministrazioni locali. I politici e gli amministratori, nelle more delle loro responsabilità, hanno fatto tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini di Taranto?
Lo Stato italiano entrerà nel capitale di ArcelorMittal Italia con una quota del 50%, per poi, addirittura, passare al controllo della maggioranza delle quote con l’obiettivo di raddoppiare l’attuale volume produttivo di acciaio. Come è possibile azzardare a tanto se la Valutazione del Danno Sanitario, che ricordiamo essere una legge della Regione Puglia, ha reputato “rischio inaccettabile” già l’attuale volume produttivo?
Questo è l’ultimo sopruso che lo Stato italiano compie nei confronti dei cittadini di Taranto. Ci rechiamo in Procura perché, nonostante dal 2012 ad oggi lo Stato italiano abbia fatto di tutto per convincerci a non credere più nell’istituzione bloccando l’azione della Magistratura che aveva sequestrato questi impianti e legiferando in violazione dei diritti umani, crediamo ancora che si possa sperare in una resistenza civile. Ma non fateci crollare anche l’ultima speranza.
VeraLeaks sta preparando un dossier che sarà depositato a corredo della denuncia. Questi documenti attestano le condizioni degli impianti nel momento in cui lo Stato prenderà il controllo dell’ex Ilva di Taranto. La denuncia sarà sottoscritta da VeraLeaks, dagli associati di GiorgioForever e del Comitato Niobe. Invitiamo associazioni, movimenti e tutti i cittadini ad aderire a questa denuncia per il bene del futuro di questa città, per i nostri figli e per rendere Giustizia ai bambini stroncati dai veleni di questa fabbrica fuori Legge.