BrindisiCultura & SpettacoloItaliaRedazionali

BRINDISI.“ Un Corpo,Mille Volti, una Vita “, ritratto di Angelo Antelmi,il “gusto della vita, della cultura, dell’ arte “. VIDEO INTERVISTA

Essere   “ artista poliedrico”  è un qualcosa che ti  “ senti dentro”, da sempre, che  va  rinnovato, attraverso  le diverse esperienze, diverse  tra loro, ma  uguali, parallele, per intensità, emozioni, passioni .

“ Artista poliedrico”, polivalente,  “universale”, chiamatelo come  volete, vuol  dire , anche  e  soprattutto,  “ essere  se stessi”, andare  oltre   quelle  “ stupide  e dannose  convenzioni che   annullano  lo spirito creativo, l’ inventiva.

Questo  è , ad esempio,  Angelo  Antelmi,  un’ altra bella risorsa  brindisina . “ Un  Corpo,  Mille  Volti,  una  Vita”, come  è  scritto  in una sua autobiografia, soprattutto   il  “ reale ritratto” di  una persona, un uomo semplice, con  il  “gusto della vita, della cultura, dell’ arte “.

Angelo, brindisino, classe  1944, sin  dal  1966, suggestionato  da una mostra  dello scultore  Mario  Molinari, con  il suo trasferimento  a  Torino   avvia, con l’ acronimo  ARA, il  suo  percorso  artistico  inizialmente  nel  campo della  pittura.  A partire  dagli anni  settanta,  rivolge   le sue attenzioni  verso  le  arti plastiche e le costruzioni scultoree  eseguite  in ferro    ma, appunto, è solo  l’ inizio, di  una  “poliedricità   artistica”  che  va sempre  in parallelo con  uno spirito creativo, giocoso, trasgressivo, invidiabile . 

Il  suo  “ spirito  irrefrenabile”, poco  dopo, oltrepassa  la  scultura  per dedicarsi   alla  “body – art”, per  la quale, provocatoriamente, propone  il  proprio corpo  nudo, in  numerose   performance.  Angelo, lo sanno tutti, non ha mai nascosto  la  sua  identità  sessuale, un   “arricchimento di personalità “ in un mondo  in cui continuano  certi  pregiudizi.

Successivamente  la  sua arte  approda    alla realizzazione  di  maschere, non solo  come  rappresentazione   di  figurazioni  carnevalesche,  ma, anche e soprattutto, come   dimostrazione di   stati  d’animo, attraverso   il “filtro  della gestualità  teatrale “.

Già, come  dice  lui  nella nostra  Video  Intervista,  “ quell’ innato  senso  del travestimento, che  non è fine  a se stesso, ma  è  una continua  evoluzione  delle proprie   passioni   attraverso  proprio  la ricerca di varie figure  e personaggi, uomini  o donne che siano “.  Alle maschere, abbina  negli  anni  una  produzione di costumi   che  lo  porteranno  a diventare   un punto  di riferimento  dell’ Associazione  degli  Amici  del   Carnevale  di  Venezia  .

Dagli  anni  70 in poi  partecipa  a numerose  mostre collettive nazionali  ( al Lingotto  di  Torino,  Hotel Danieli  di  Venezia) ed  estere  ( al Centre de Langue  et  de Culture  Italienne  di Parigi, tra  l’ altro)  e dal 2001 al  2004, su   invito  dell’ Associazione degli  Amici del  Carnevale  di  Venezia, ha  sfilato   con i suoi costumi  a Pechino, Shangai.  Al  2013  risale  la  sua  mostra Pepit  Exposition   , dove  si  è  avviato in sostanza   un percorso antologico  sulla sua variegata  articolata  creatività, e la più recente performance  San Gennaro  del 2014 .

E  tanto  altro,   sino  alla sua   mostra   di  questi  giorni, insieme   all’ Associazione   Culturale   “Garofano  Verde”, dal titolo   “Magnifica   Ossessione”, che, possiamo ben  dirlo,  è  proprio  consone   ad  “ una personalità magnifica, libera  , volitiva, che  ha solo   passioni di  ossessioni “.

Questo  è  Angelo  Antelmi,   una bella risorsa  brindisina, attento  anche   alle problematiche   e dinamiche  della  sua città, attraverso  un riconosciuto  impegno  nel sociale, nei movimenti,  nel mondo del volontariato.  Un uomo libero, umile, onorato   di  conoscerti  .

Condividi: