Giornata della Memoria, giovedì 4 febbraio presentazione in diretta streaming del libro ‘Il mediano di Mauthausen’ promossa dalla Taberna Libraria di Latiano
Consapevole del proprio ruolo di presidio culturale e di realtà impegnata nel territorio, la Taberna Libraria di Latiano, in occasione della settimana della “Giornata della Memoria” e nel pieno rispetto delle restrizioni legate all’Emergenza Sanitaria, ha organizzato per giovedì 4 febbraio 2021 in diretta sulla propria pagina facebook la presentazione del libro “Il mediano di Mauthausen” (Edizioni Darkos) di Francesco Veltri.
L’ evento in streaming, che sarà condotto dal giornalista brindisino Nico Lorusso è stato concepito come un interessante viaggio attraverso quelle corde emotive scosse da un periodo storico che ha segnato in maniera indelebile l’umanità. Storia, sport, deportazione, Grande Torino e diritti umani saranno le tematiche affrontate nel corso della presentazione che vedrà in collegamento l’autore dell’opera.
La diretta facebook (facebook,com/taberna.librarialatiano) rientra nella rassegna “Cultura, Spettacolo e…”, promossa dalla Taberna Libraria in collaborazione con De Vivo Home Design, Summer Time – Animazione & Spettacolo e Media Partner Idea Radio e rappresenta l’ennesimo impegno di una consolidata squadra di lavoro impegnata nella progettazione di momenti che rappresentino dei veri e propri acceleratori di energia positiva.
Francesco Veltri giornalista professionista cosentino, classe ‘79. Appassionato di sport, politica e sociale, ha lavorato nelle redazioni dei quotidiani Calabria Ora, L’Ora della Calabria e la Provincia cosentina. Ha maturato esperienze radiofoniche a Rlb ed è stato, inoltre, addetto stampa del Cosenza Calcio, collaborando in precedenza con il quotidiano Tuttosport. Scrive per il portale di inchieste Mmasciata.it.
Il mediano di Mauthausen è la storia di un calciatore: si chiama Vittorio Staccione, e la sua vita cambia radicalmente in un freddo pomeriggio d’inverno del 1915, nella Torino operaia. Ha appena undici anni e sta giocando a pallone insieme ai suoi amici del quartiere quando viene notato da Enrico Bachmann, il mitico capitano granata. «Ti andrebbe di allenarti con i ragazzi del settore giovanile?» Vittorio risponde di sì. Una svolta che è per sempre. In pochi anni diventerà un elemento importante della compagine della sua città, fino alla conquista dello scudetto. Ma alla passione per il calcio, Vittorio, spinto da suo fratello Francesco, alterna quella per la militanza politica, condotta dalla parte degli operai, degli sfruttati e di tutti coloro assetati di giustizia. Una scelta che, in un periodo in cui la prepotenza del regime fascista inizia a perseguitare chi non si allinea alle regole di Benito Mussolini, pagherà molto cara, ma sempre a testa alta.