“La lettura approfondita delle ipotesi di reato sollevate nei giorni scorsi dall’inchiesta della Procura di Potenza non può che lasciare sconcertati.
Se quegli episodi fossero confermati, ci troveremmo di fronte ad un quadro veramente inquietante visto che ad essere stati taglieggiati sarebbero genitori di una giovane ragazza deceduta a causa di sinistro stradale e quelli di un bambino in stato vegetativo causato alla nascita da imperizia medica. Esprimo amarezza e al contempo fiducia negli organi inquirenti e nella forza dello stato di diritto”. È quanto si legge in una dichiarazione di Giovanni Luca Aresta, avvocato e parlamentare del M5S, in merito all’inchiesta istruita dalla Procura della Repubblica di Potenza e che vede indagati, tra gli altri, anche tre magistrati del Tribunale di Brindisi.
“Il reato di associazione a delinquere per la finalità di corruzione in atti giudiziari è una fattispecie molto grave – prosegue Aresta – perché chiama in causa il prestigio e l’indipendenza della stessa autorità giudiziaria. Evitiamo però processi sommari a mezzo stampa, rispettiamo il principio costituzionale della presunzione d’innocenza e lasciamo lavorare i magistrati verso il cui lavoro non possiamo che esprimere piena fiducia.”
“Vorrei infine ringraziare – conclude il parlamentare – la Guardia di Finanza per la professionalità e la capacità investigativa dimostrata in questa inchiesta molto complessa e di indubbia difficoltà”.