In chiusura del “Festival sotto l’Albero”, il regalo di Natale che il Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, è stato organizzato, in diretta streaming, l’incontro “Il Cinema che verrà” sulle aspettative e sulle prospettive dell’industria cinematografica considerata la contingenza emergenziale.
“Abbiamo voluto fortemente organizzare questo momento di incontro per trovare le risposte ai tanti interrogativi che l’emergenza sanitaria impone a tutta la filiera. Auspichiamo una quanto mai prossima riapertura delle sale, nel rispetto delle normative. – ha dichiarato in apertura Alberto La Monica, Direttore Festival del Cinema Europeo -. Ci auguriamo che ci sia un’importante azione governativa e ministeriale a sostegno dell’industria cinematografica e una grande operazione di marketing culturale pro cinema. Ci chiediamo se il numerosissimo prodotto cinematografico, fermo da più di un anno, riuscirà a trovare spazio nelle sale o dovrà trovare spazio in altri circuiti; e quanta voglia c’è da parte del pubblico di tornare nelle sale”.
L’incontro, moderato da Laura Delli Colli, Presidente Giornalisti Cinematografici Italiani e Fondazione Cinema per Roma, ha visto la partecipazione di Carlo Verdone, Francesca Cima – Presidente Sezione Produttori ANICA, Luigi Lonigro – Presidente Sezione Distributori ANICA, Mario Lorini – Presidente ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici, Stefano Francia di Celle – Direttore Torino Film Festival, Chiara Omero – Presidente AFIC Associazione Festival Italiani di Cinema.
“Solo un anno fa e proprio al suo inizio avevamo tirato un bel sospiro di sollievo di fronte al bilancio più che positivo del 2019. Un risultato che si è poi drammaticamente ribaltato con un vero e proprio abbattimento del mercato. La pandemia ha azzerato quei numeri già alle prime settimane, e su questo vorrei innanzitutto ricordare – così ha aperto i lavori Laura Delli Colli – i tre punti fermi lanciati allora, e ancora validi, del presidente dell’Anica Francesco Rutelli: il pubblico vuole tornare in sala e l’esperienza positiva dei festival è un segnale molto forte, tutta la filiera infine è impegnata per un’offerta industriale ben organizzata e di qualità; ecco perché il senso di questo periodo si sintetizza in una sola parola: resilienza. Nell’unione di tutte le capacità produttive del lavoro per uscire dalla crisi. Il pubblico ha voglia di cinema, ma il rischio è alla fine la scomparsa di tante aziende se tutto questo non trova uno sbocco concreto al di là degli aiuti. I festival sono stati un circuito che in questi mesi ha fatto di tutto per tener vivo questo rapporto e che conferma l’impegno di tutti, non per sopravvivere ma per tenere acceso il fuoco che, come diceva Ermanno Olmi dev’essere sempre vivo nel caminetto del cinema”.
Carlo Verdone, tra i primi autori ad essere stato “bloccato” dalla pandemia con “Si vive una volta sola” la cui uscita era prevista lo scorso febbraio non pensa all’uscita del film su una piattaforma: “Abbiamo deciso insieme al produttore e alla distribuzione che faremo il possibile per resistere più a lungo per l’uscita sul grande schermo anche come dimostrazione di amore per la sala. Ipotizziamo che, grazie ai vaccini, a primavera le cose potrebbero andar meglio. Auguriamocelo, sennò attenderemo comunque il più possibile. La pandemia è stato un colpo durissimo, ma si è fermato il mondo, sono saltate in aria industrie di ogni tipo. Tanta gente ha perso il lavoro, tante persone sono in grande difficoltà. I problemi per il mio film li prendo con dolore, ma me ne faccio una ragione, c’è chi sta peggio e chi soffre molto più di me – tiene a sottolineare Verdone-. In questo periodo non sono stato fermo. Mi son dato da fare portando avanti la sceneggiatura di una serie televisiva, che si chiamerà “Vita da Carlo”, un po’ autobiografica e un po’romanzata, in dieci puntate e che girerò tra tre o quattro mesi; poi sto scrivendo il soggetto per un film e dopo quello ci sarà probabilmente il seguito della serie. Anche se faccio delle serie non abbandonerò mai il cinema, il cinema è il mio vero lavoro, è la mia sfida, è stato il mio inizio importante”.
“Da un punto di vista della produzione, nel 2020 siamo stati interrotti con un andamento in sala e con un box office molto positivi. – sottolinea nel suo intervento Francesca Cima -. Questo ci ha fatto capire quanto sia importante la sala anche come attività del nostro vivere comune. Penso che si tornerà alla normalità con una grande voglia di tornare in sala. Come produttori vogliamo affermare la necessità che i due settori, serie e cinema, devono assolutamente convivere, anche con il continuo scambio creativo di maestranze che sono comuni ai due settori”.
Per Luigi Lonigro il 2019 è stato un anno straordinario, “siamo stati il primo territorio europeo per crescita percentuale. I primi due mesi del 2020 sono stati straordinari, e questo ci faceva pensare a un altro anno in crescita, grazie anche alla presenza di grandi registi. La prima cosa su cui abbiamo lavorato in questo periodo è la ripartenza, i film attesi dal pubblico. In America sta cambiando molto, c’è un movimento industriale che a caduta ci andrà a toccare. Il prodotto italiano per il territorio diventa quindi determinante per la ripartenza. L’industria non si può permettere un’altra falsa partenza, perché i danni sarebbero irreversibili. Un grazie intanto a tutti i produttori che hanno resistito anche con film importanti e non hanno ceduto alle grandissime offerte delle piattaforme perché vogliono incontrare lo spettatore in sala”.
Per quanto riguarda l’esercizio Mario Lorini sottolinea come ben 1350 le strutture hanno subito lo stop a causa della pandemia. “C’è la volontà di preservare ciascuno di questi presidi, sono un bene comune, sia che siano in periferia sia che siano in un centro commerciale. Oggi abbiamo un 15-20% di strutture che non ha ripreso le attività. L’andamento della pandemia ci fa parlare tutti i giorni con i nostri colleghi europei. In Italia abbiamo avuto un grande sostegno dal MiBACT. Questo tavolo deve ora proseguire, dare momenti di aggiornamento, proseguire la campagna di comunicazione e intercettare attraverso la comunicazione quell’opinione pubblica che si era arrabbiata quando c’è stata la seconda chiusura. Il pubblico deve essere il protagonista di questa rinascita. È una sfida per la ripartenza, che implica una convivenza di prodotti che erano già in atto prima della pandemia. Potremo aumentare il numero delle proiezioni, certo, ma dovremo trovare altri momenti di condivisione e strumenti diversi per coinvolgere il pubblico, e dare così dinamismo rivedendo anche il ruolo dell’esercizio”.
Stefano Francia di Celle, al suo primo anno come direttore del Festival di Torino, racconta di come avevano “immaginato un festival che avrebbe previsto molte più sale del solito. Abbiamo valorizzato i contenuti attraverso il web che ha permesso di raggiungere aree come il mondo dei docenti e della scuola, che di solito è impossibilitato a seguire il festival a novembre. Il nostro festival è dentro al Museo Nazionale del Cinema che sta soffrendo molto. Il nostro impegno per la ripartenza è da una parte recuperare in sala alcune cose fatte per l’online e dall’altra ripartire con un festival che si propone di risarcire il pubblico del mancato contatto con la sala. Un altro elemento che ci ha guidato è stato fare rete con altre realtà della città e della Regione, che hanno permesso di valorizzare ancora di più la cultura cinematografica indipendente. Anche noi abbiamo lavorato molto sulla comunicazione, che ci ha permesso di offrire forme di spettacolarizzazione che hanno dato forza al festival”.
Infine, Chiara Valenti Omero parla di come l’AFIC la società di cui è presidente “ha circa 90 festival in Italia, di tutte le dimensioni. Poterci confrontare sulle varie difficoltà è stato importante e dobbiamo ora cogliere gli aspetti positivi di questa situazione per riflettere anche su noi stessi, sul nostro modello. Il 2021 sarà un anno con grosse difficoltà, e probabilmente anche il 2022. Chi è stato capace ad affrontare e mettere a frutto questa situazione potrà avere dei risultati anche per il futuro. In questo anno abbiamo creato un pubblico che non esisteva e non va certo perso e molti festival si organizzeranno su versioni ibride”.
Sino a domani, domenica 10 gennaio, sulla piattaforma ondemand.festivaldelcinemaeuropeo.comè ancora possibile vedere gratuitamente tutti i film vincitori del “Concorso Ulivo d’Oro-Premio Cristina Soldano” e una selezione dei migliori cortometraggi dei più importanti giovani registi pugliesi presentati nel “Concorso Puglia Show” e in altre Sezioni durante le ventuno edizioni del Festival del Cinema Europeo.
Il “Festival sotto l’Albero” è ideato ed organizzato dall’Associazione Culturale Art Promotion, in collaborazione con Apulia Film Commission, Festival Scope, Shift72 e con il Patrocinio del Comune di Corato.
I TITOLI IN RASSEGNA
Concorso Ulivo d’Oro – Premio Cristina Soldano
- SIMON MÁGUS di Ildikó Enyedi (Ungheria 1999) – vincitore I edizione, Corato 1-6 maggio 2000
- PASSPORT di Péter Gothár (Ungheria 2001) – vincitore II edizione, Lecce 2-9 giugno 2001
- GOOD HANDS di Peeter Simm (Estonia 2001) – vincitore III edizione, Lecce 13-20 aprile 2002
- MULHER POLICIA di Joaquim Sapinho (Portogallo 2003) – vincitore IV edizione, Lecce 7-12 aprile 2003
- BABUSYA di Lidia Bobrova (Russia 2003) – vincitore V edizione, Lecce 19-24 aprile 2004
- MY STEP BROTHER FRANKENSTEIN di Valery Todorovsky (Russia 2004) – vincitore VI edizione, Lecce 5-10 aprile 2005
- THE ITALIAN di Andrej Kravčuk (Russia 2005) – vincitore VII edizione, Lecce 25-30 aprile 2006
- REPRISE di Joachim Trier (Norvegia 2006) – vincitore ex-aequo VIII edizione, Lecce 17-22 aprile 2007
- WARCHILD di Christian Wagner (Germania 2006) – vincitore ex-aequo, VIII edizione, Lecce 17-22 aprile 2007
- PUDOR di Tristàn e David Ulloa (Spagna 2007) – vincitore IX edizione, Lecce 15-20 aprile 2008
- KINO LIKA di Dalibor Matanic (Croazia 2008) – vincitore X edizione, Lecce 31 marzo-5 aprile 2009
- DESPERADOS ON THE BLOCK di Tomasz Emil Rudzik (Germania 2009), vincitore XI edizione, Lecce 13-18 aprile 2010
- THE WOMAN WITH A BROKEN NOSE di Srđan Koljević (Serbia 2010) – vincitore XII edizione, Lecce 12-16 aprile 2011
- OSLO, 31. AUGUST di Joachim Trier (Norvegia 2011) – vincitore XIII edizione, Lecce 17-21 aprile 2012
- LOVING di Slawomir Fabicki (Polonia 2012) – vincitore XIV edizione, Lecce 8-13 aprile 2013
- BLIND DATES di Levan Koguashvili (Bulgaria 2013) – vincitore XV edizione, Lecce 28 aprile – 3 maggio 2014
- SONG OF MY MOTHER di Erol Mintas (Turchia 2014) – vincitore XVI edizione, Lecce 13-18 aprile 2015
- LILY LANE di Benedek Fliegauf (Ungheria 2016) – vincitore XVII edizione, Lecce 18-23 aprile 2016
- A TASTE OF INK di Morgan Simon (Francia 2017) – Premio Speciale della Giuria e Premio Agiscuola, XVIII edizione, Lecce 3-8 aprile 2017
- THE CONSTITUTION – DUE INSOLITE STORIE D’AMORE di Rajko Grlić (Croazia 2017) – Premio per la Migliore Sceneggiatura, Premio del Pubblico, Premio SNGCI al Miglior Attore a Nebojsa Glogovac, XVIII edizione, Lecce 3-8 aprile 2017
- LA FÊTE EST FINIE di Marie Garel-Weiss (Francia 2017) – vincitore XIX edizione, Lecce 9-14 aprile 2018
- ORAY di Akif Büyükatalay (Germania 2019) – vincitore XX edizione, Lecce 8-13 aprile 2019
- TWELVE THOUSAND di Nadège Trebal (Francia 2019) – vincitore XXI edizione, online 31 ottobre – 7 novembre 2020
Eventi Speciali
- PEROTTI POINT di Alessandro Piva (2007) – Sezione “Cinema e Realtà”, IX edizione
- LA LUNA NEL DESERTO di Cosimo Damiano Damato (2008) – Evento Speciale, IX edizione
- DIARIO DI UNO “SCURO” di Davide Barletti, Lorenzo Conte (2008) – Sezione “Cinema e Realtà”, X edizione
- L’UOMO DOPPIO di Cosimo Terlizzi (2012) – Sezione “Cinema e Realtà”, XIV edizione
- LA CARNA TRIST. di Marisa Vallone (2013) – Vetrina Centro Sperimentale di Cinematografia, XV edizione
Concorso di cortometraggi Puglia Show
- ZINANÀ di Pippo Mezzapesa (2003) – Rassegna di cortometraggi, V edizione
- IL CAMMINO di Edoardo Winspeare (2004) – Rassegna di cortometraggi, VI edizione
- IL DIO DELLA PIOGGIA di Angelo Amoroso D’Aragona (2004) – Rassegna di cortometraggi, VI edizione
- LITURGIA DELLA BANCARELLA di Simone Salvemini (2005) – Rassegna di cortometraggi, VII edizione
- IO PARLO MURGIANO di Lorenzo Zitoli (2005) – Rassegna di cortometraggi, VII edizione
- U SEMAFORU di Sophie Chiariello (2006) – Rassegna di cortometraggi, VIII edizione
- QUASI SIA di Gianni De Blasi (2006) – Rassegna di cortometraggi, VIII edizione
- TUTTO BENE di Sergio Recchia (2008) – Miglior cortometraggio, IX edizione
- PALPEBRA SU PIETRA di Carlo Michele Schirinzi (2006) – in Concorso, IX edizione
- POLVERE di Danilo Caputo (2007) – in Concorso, IX edizione
- DOVE I MIEI OCCHI di Corrado Punzi (2008) – in Concorso, IX edizione
- I CUSTODI di Giuseppe Tandoi (2006) – in Concorso, IX edizione
- L’ORO ROSSO di Cesare Fragnelli (2007) – in Concorso, IX edizione
- DANZE DI PALLONI E COLTELLI di Chiara Idrusa Scrimieri (2009) – Miglior cortometraggio, XI edizione
- XIE ZI di Marco Giuseppe Albano (2010) – Menzione Speciale, XI edizione
- ICE CREAM di Roberto De Feo, Vito Palumbo (2009) – in Concorso, XI edizione
- SOLE NEGLI OCCHI di Lorenzo Corvino (2009) – in Concorso, XI edizione
- UERRA di Paolo Sassanelli (2009) – Fuori Concorso, XI edizione
- IL SIGNOR H di Mirko Dilorenzo (2010) – Miglior cortometraggio, XII edizione
- DARKNESS WITHIN Buio dentro James Kendall (2010) – Menzione Speciale, XII edizione
- LINEA NIGRA di Anna Gigante (2010) – in Concorso, XII edizione
- TERREALMARGINE – WASTED di Alessandra Ondeggia (2010) – in Concorso, XII edizione
- MILANONICHISOLOANDATA di Paola Crescenzo e Daniele Guadalupi (2010) – in Concorso, XII edizione
- SPOSERÒ NICHI VENDOLA di Andrea Costantino (2009) – Fuori Concorso, XII edizione
- IL BANDO di Gianluca Sportelli (2011) – Miglior cortometraggio, XIII edizione
- ALTRI GIORNI di Giovanna Delvino (2012) – Menzione Speciale, XIII edizione
- OROVERDE di Pierluigi Ferrandini (2012) – Fuori Concorso, XIII edizione
- MATILDE di Vito Palmieri (2013) – Miglior cortometraggio, XIV edizione
- BIBLIOTHÈQUE di Alessandro Zizzo (2013) – in Concorso, XIV edizione
- VOLTI di Antonio De Palo (2013) – in Concorso, XIV edizione
- VIATEMPIOANTICO di Michele Alberto Chironi (2013) – Miglior cortometraggio, XV edizione
- MONA BLONDE di Grazia Tricarico (2013) – Menzione Speciale, XV edizione
- ALLE CORDE di Andrea Simonetti (2013) – in Concorso, XV edizione
- FRAMMENTI D’INVERNO di Gianluca Colitta (2014) – Fuori Concorso, XV edizione
- LA BARACCA di Federico Di Corato e Alessandro De Leo (2014) – Premio Emidio Greco, XVI edizione
- DESTINATION DE DIEU di Andrea Gadaleta Caldarola (2014) – Miglior cortometraggio, XVI edizione
- CALA PAURA di Gianluca Marinelli (2014) – Menzione Speciale, XVI edizione
- NUVOLA di Giulio Mastromauro (2014) – in Concorso, XVI edizione
- CRATTA di Fausto Romano (2014) – in Concorso, XVI edizione
- TUTTO SU MADELEINE di Sabina Andrisano (2015) – Miglior cortometraggio, XVII edizione
- GIUSEPPE CHE SAPEVA VOLARE Luca Cucci (2015) – Menzione Speciale, XVII edizione
- KELIME di Federico Mudoni (2015) – Premio Rai Cinema Channel, XVII edizione
- IL TRADIMENTO DI IPPOCRATE di Giuseppe De Mita (2015) – Premio Unisalento, XVII edizione
- EMERGENCY EXIT – MEDIO ORIENTE di Brunella Filì (2015) – in Concorso, XVII edizione
- IO NON SONO GRANDE di Naike Anna Silipo (2015) – in Concorso, XVII edizione
- …ED È SUBITO NOTTE! di Paolo Rollo (2016) – Miglior cortometraggio, XVIII edizione
- IERI E DOMANI di Lorenzo Sepalone (2017) – Menzione Speciale, XVIII edizione
- ERMA di Luciano Toriello (2017) – in Concorso, XVIII edizione
- STUDIO di Francesco Dongiovanni (2016) – Fuori Concorso, XVIII edizione
- PICCOLE ITALIANE di Letizia Lamartire (2017) – Menzione Speciale, XIX edizione
- L’UOMO PROIBITO di Tiziano Russo (2018) – Premio Rai Cinema Channel, XIX edizione
- NESSUN DORMA di Paolo Strippoli (2017) – Miglior cortometraggio, XX edizione
- ET IN TERRA PACIS di Mattia Epifani (2018) – Premio Rai Cinema Channel, XX edizione
- SATYAGRAHA di Nuanda Sheridan (2018) – Premio Unisalento, XX edizione
- ANCHE GLI UOMINI HANNO FAME di Gabriele Licchelli, Francesco Lorusso, Andrea Settembrini (2019) – Miglior cortometraggio, XXI edizione
- MIA SORELLA di Saverio Cappiello (2019) – Menzione Speciale, XXI edizione
- SOTTOSUOLO di Antonio Abbate (2019) – Premio CGIL Puglia, XXI edizione
- STRANGER di Antonio Stea (2019) – Premio Unisalento e Menzione Speciale, XXI edizione “
- GENERICAMENTE di Giulio Neglia (2019) – in Concorso, XXI edizione
- LA FINE DEL BRUCO di Chiara Sciacovelli (2019) – in Concorso, XXI edizione