Le scorrette e scomposte invettive che emergono puntualmente nei comunicati di Left, per mano dei soliti estensori, o dell’ex assessore dimissionario D’Errico rivelano un certo nervosismo e, evidentemente, tantissimi rimpianti.
Le questioni che trattano sono le più disparate, passando da palo in frasca, tanto da farla apparire più una disputa tra ex coniugi in cui una parte si accorge del puerile errore commesso nell’abbandonare, per dispetto o codardia, la casa coniugale, confidando e brigando nel crollo della stessa, salvo apprendere che è più solida di quanto avesse voluto o sperato. Deve essere davvero insostenibile apprendere come la politica cittadina possa fare a meno di cotanta “intellighenzia” che messa alla prova sul campo non ha certamente brillato.
Sulla particolare questione dell’Asi sarebbe più opportuno, a nostro avviso, astenersi da superficiali giudizi che hanno solo il limite di creare ulteriore confusione. Infatti proprio per avere un quadro chiaro e per elaborare le decisioni conseguenti il Sindaco e Presidente della Provincia, Riccardo Rossi, aveva chiesto ed ottenuto sia il ritiro dello schema di bilancio dell’Asi, in attesa delle determinazioni conclusive della società incaricata della revisione del documento contabile del consorzio, sia un approfondimento su determinate criticità emerse. Per questo sarebbe prudente, da parte di tutti coloro che stanno animando il dibattito ad ogni livello, attendere notizie definitive e atti inconfutabili prima di prendere una posizione. Il serio rischio è di scadere nel banale e nel chiacchiericcio da bar dello sport. Il Partito Democratico di Brindisi non cadrà mai in questa trappola. La nostra non è certo una forza marginale nell’agone politico cittadino ma è, e lo sarà sempre, una forza responsabile e nelle questioni che coinvolgono l’amministrazione comunale che ci vede protagonisti, non commetteremo mai l’errore di sostenere ottusamente una parte senza avere contezza degli atti, dando l’impressione di avere pregiudizi o peggio ancora di tutelare qualche interesse particolare.
Riteniamo sia doveroso soffermarsi e respingere con forza il gretto attacco e le allusioni al vicesindaco e ai neo consiglieri comunali del Partito Democratico. È evidente il vano tentativo di forze esterne all’amministrazione comunale di destabilizzare il PD di Brindisi e il gruppo consiliare con l’obiettivo di gettare la città nel caos. Il Partito Democratico di Brindisi non promuove mercimoni vari o becere campagne acquisti e al suo interno non esistono manovratori e fedelissimi ma donne e uomini liberi, responsabili e autonomi che esprimono le loro idee. A qualcuno può sembrare strano e lontano dalla propria idea di gruppo ma nelle fila del PD ognuno può trovare la propria dimensione senza rischiare di essere tacciato di inesperienza o incompetenza solo per essere costretto a lasciare spazio ai soliti noti.
Infine accogliamo con favore l’invito rivolto dal Presidente dell’Asi alle forze politiche del consiglio comunale per un confronto trasparente con gli organismi del consorzio sia per quanto concerne il bilancio dell’ente sia sull’ipotesi della legge di riordino regionale.