Il Sindacato Cobas convoca un sit in di tutte le lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali Venerdì 5 Febbraio alle ore 8,30 in Piazza Matteotti , di fronte al Comune di Brindisi , per continuare protestare contro il taglio economico del 20% che il Comune ha realizzato nei confronti delle cooperative e che si sta ribaltando sulle ore di lavoro delle dipendenti delle stesse cooperative.
Dopo la cooperativa Genesi anche la cooperativa “Solidarietà e Rinnovamento” ha comunicato alle dipendenti il taglio delle ore del 20% passando da 36 ore settimanali a 30 ore.
Il sindacato Cobas rifiuta categoricamente il taglio delle ore alle dipendenti perché tutto si sta trasformando nel peggioramento dei servizi per le lavoratrici e per i cittadini che ne hanno tanto bisogno, in modo particolare in questo periodo.
Ci preoccupa tanto l’assoluta mancanza di prospettive chiare per i servizi sociali; la proposta del Comune di Brindisi rispetto la creazione di un Consorzio è a meno di niente e ben lontano dall’essere eventualmente attuato.
Quello che ha ferito di più le dipendenti è che non hanno ricevuto nessuna risposta a quello che le loro rappresentanti , presenti alla riunione del 22 Gennaio, hanno proposto al Sindaco.
La proposta fatta in quella occasione è quella di avviare un tavolo di discussione approfondito per cercare nuovi percorsi di finanziamento a livello regionale , nazionale , per arrivare a quelli europei tesi a riqualificare i servizi sociali brindisini .
Le lavoratrici hanno anche affermato di essere disponibili a prestare gratuitamente la loro più che ventennale esperienza per questa ricerca di nuovi fondi .
Aspettiamo la risposta del Sindaco , Riccardo Rossi , altrimenti porremo la domanda pubblicamente Venerdì mattina 5 Febbraio nel corso del sit in.
Intanto finalmente dopo oltre un anno per giorno 4 febbraio per le ore 17,00 è arrivata finalmente la convocazione dalla Prefettura di Brindisi per il passaggio della gestione del servizio dell’Assistenza Domiciliare dal Comune di Brindisi alla ASL,speriamo che sia la volta buona.
Per il Cobas Roberto Aprile