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Movimento Libera Francavilla:Consorzio ASI e territorio

Il dibattito sulla permanenza di Francavilla nel consorzio ASI è interessante e va approfondito con una discussione serena e scevra da posizioni preconcette. Posizione precostituite vanno rispedite al mittente. D’altro canto va capito cosa è stata l’ASI per Francavilla Fontana in questi anni. Ossia, a fronte di un investimento costante ogni anno di decine di migliaia di euro quale ritorno abbiamo avuto a beneficio del nostro sistema industriale? 

Ci pare che, sino ad oggi, i contributi dei nostri concittadini siano stati messi in un calderone senza ritorni per la città. 

Né valga l’obiezione che l’ASI di Brindisi sia l’unica che chiude il bilancio in attivo: non stiamo parlando di un’azienda privata che deve fare utili ma di un consorzio che deve investire sino all’ultimo euro sul territorio. Anzi, la chiusura in utile piuttosto che in pareggio è il segno del mancato utilizzo di tutti i fondi a beneficio dei consorziati. 

Vi è poi il tema del futuro di questi consorzi che è messo in discussione da una proposta di legge regionale. Proposta che mira a riunirli tutti assieme in un unico ente governato da Bari. 

Si tratta di tanti importanti temi che vanno discussi insieme. 

Ma prima di ogni cosa va posta una domanda: si può intervenire sul vincolo idrogeologico che impedisce qualsiasi insediamento sui terreni gestiti dall’Asi a Francavilla? 

A noi sta a cuore lo sviluppo del territorio così come i contributi economici dei nostri concittadini: non possiamo permetterci di non valutare bene come spenderli. È per questo che siamo stati chiamati ad amministrare. 

Il ruolo del consorzio deve essere ben più importante, deve sviluppare una visione per l’intero territorio, riunendo le intelligenze disponibili, mettendone a frutto le competenze per creare un “Sistema territoriale” e aprirsi alle opportunità di sviluppo delle agevolazioni previste dalla programmazione europea. 

Quindi, prima di dare per scontata qualsiasi ipotesi, ci si sieda con gli enti coinvolti e si capisca quale futuro ha Francavilla nell’ASI. Piuttosto uscire dal consorzio che rimanere in questo costoso immobilismo.

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