Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI.
Una partecipazione sorprendente che nell’anno del dramma del Covid-19 si carica di significato e racconta di un’Italia coesa, vitale e fiera delle proprie bellezze, che guarda al futuro con speranza, nonostante tutto. La classifica vede:
- al 1° posto la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza
- al 2° posto il Castello e Parco di Sammezzano a Reggello (FI)
- al 3° posto il Castello di Brescia
- al 4° posto la Via delle Collegiate a Modica (RG)
- al 5° posto l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria
Era il 6 maggio 2020 quando, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il FAI – Fondo Ambiente Italiano dava il via con grande passione civile alla decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’invito rivolto agli italiani, potente e di notevole impatto emotivo, era quello di esprimere l’amore per il proprio Paese in un momento di così grande difficoltà, votando i luoghi a loro più cari, quelli di cui avevano sentito fortemente la mancanza nei giorni passati giocoforza chiusi in casa e a cui avrebbero voluto assicurare, grazie a questo censimento, tutela e valorizzazione. E la risposta a questa esortazione è stata davvero eccezionale: i voti raccolti fino al 15 dicembre, giorno di chiusura dell’iniziativa, sono stati 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).
L’Italia è una potenza culturale, il suo patrimonio è composto da migliaia e migliaia di capolavori. Per segnalare con il maggior numero di voti il proprio luogo del cuore, gli italiani hanno dato vita a una stupenda ed elettrizzante competizione. Il proverbiale campanilismo del Bel Paese si è scatenato, generando imprevedibili ribaltamenti nelle classifiche provvisorie. È stata un’edizione ad alta tensione, non solo per un ordine d’arrivo mai scontato, ma soprattutto perché i comitati e le associazioni di cittadini che si sono attivati per raccogliere voti si sono fronteggiati lealmente con un agonismo senza pari, degno delle più importanti gare sportive, senza mai interrompere la propria corsa verso il traguardo dalla scorsa primavera. E non bisogna solo pensare a città contro città o borgo contro borgo: la piccola e meravigliosa città di Modica ha generato ben due candidature entrate nella top 10, in pochi chilometri quadrati.
A vincere questa edizione del censimento del FAI non sono stati solo i luoghi più votati, con le loro storie affascinanti e la loro necessità di cura, restauro e attenzione, ma anche l’intero patrimonio culturale e ambientale italiano, il cui immenso valore per la collettività in termini di identità, memoria, legami sociali, esperienze di vita e speranze future emerge limpidamente scorrendo la variegata classifica dei “Luoghi del Cuore” (consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it). Un progetto di sempre maggiore successo, con oltre 9.630.000 voti raccolti in totale dalla prima edizione del 2003 a oggi, in grado di amplificare in modo semplice e diretto il bisogno di essere ascoltati di tantissimi cittadini, ben consapevoli che abitare in centri urbani, piccoli o grandi che siano, con un tessuto tutelato e valorizzato, rappresenti un elemento di benessere, tanto quanto l’essere circondati da un paesaggio e da un ambiente ben conservati.
Se è vero che da Lombardia, Sicilia e Piemonte – le tre regioni più attive con rispettivamente 328.591, 301.826 e 241.727 voti raccolti – sono arrivate più di un terzo delle segnalazioni totali, la mappa dei siti amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti, anche in questa edizione del censimento è andata in scena una perfetta rappresentazione dell’inestimabile ricchezza culturale del nostro Paese. E, a sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie.
Ma qual è il motivo che spinge a partecipare al censimento “I Luoghi del Cuore”? Dare valore e garantire tutela, attraverso il FAI, all’“eredità culturale” dei territori, intesa – secondo la definizione riportata nella Convenzione di Faro, finalmente ratificata dall’Italia lo scorso settembre – come “un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni”. E a impegnarsi per raggiungere questo obiettivo, tanto ambizioso quanto importante, sono soprattutto i comitati che si mobilitano per far votare il proprio luogo amato – nel 2020 se ne sono registrati 302, il 32,5% in più rispetto all’edizione precedente – limpida espressione del principio di sussidiarietà di cui si parla nell’articolo 118 della Costituzione. La loro azione è il cuore pulsante del censimento, l’atto d’amore che le persone dedicano, quali “ambasciatori dei territori”, ai luoghi che vogliono salvare da degrado e abbandono, o semplicemente far conoscere.
Nello slogan dell’iniziativa – IL TUO VOTO SALVA – è racchiusa la speranza di regalare un futuro a piccole e grandi bellezze d’Italia, che diventa più concreta maggiore è il numero di voti che si riescono a raccogliere (vedi box Premi e prossimi passi): oltre ai premi per i primi luoghi classificati e alla possibilità, per beni con almeno 2.000 voti, di partecipare al bando per richiedere un intervento di valorizzazione o restauro, un buon piazzamento permette anche di far giungere con più forza a istituzioni e media le istanze dei cittadini.
Ed ecco allora che 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, luogo al 1° posto della classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati – Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles – che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione. Un’opera che fonde la natura aspra delle Alpi Marittime con l’ingegno umano, ideata da Cavour a metà Ottocento, quando Nizza era sabauda, e che nei suoi 96 km di lunghezza include 33 gallerie e 27 ponti e viadotti, coprendo un dislivello di 1.000 metri e toccando 18 Comuni, in gran parte borghi montani. Semidistrutta dai tedeschi in ritirata nel 1943 e ricostruita negli anni Settanta con un accordo italo-francese da rinnovare, la ferrovia è un’infrastruttura necessaria per i residenti, con importanti potenzialità turistiche. Nel 2013 ha rischiato la dismissione ed è purtroppo interrotta dallo scorso ottobre a causa dello smottamento del Colle di Tenda causato dall’alluvione che ha isolato la Val Roya.
Al 2° posto con 62.690 voti si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), edificio senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale per la rievocazione in 13 sale monumentali di capolavori architettonici di arte indiana e moresca, già vincitore dell’ottavo censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2016). Incagliato in una complessa situazione proprietaria, che ha visto avvicendarsi in anni recenti aste andate deserte e società in liquidazione, il castello, insieme al parco di 190 ettari che lo circonda, è da decenni in stato di grave abbandono ed è privo di tutti gli arredi storici. A fine 2019 è tornato proprietà della Sammezzano Castle srl, uscita da una procedura di fallimento, ma i comitati Savesammezzano e FPXA sono tornati a raccogliere i voti per tenere alta l’attenzione su un bene che merita di essere recuperato e fruito.
Il 3° posto è invece occupato dal Castello di Brescia, segnalato da 43.469 persone. Possente fortezza che rispecchia nelle sue stratificazioni la storia della città, dalla fondazione in epoca romana al dominio visconteo, dal governo della Serenissima fino all’epoca austriaca, che lo ha visto protagonista del Risorgimento cittadino, ospita un percorso museale ed è sede di eventi. La raccolta voti, a cui hanno aderito anche varie istituzioni, associazioni e aziende del territorio, è stata promossa dal comitato Amici del Cidneo onlus, nato per valorizzare il castello e il Colle Cidneo, considerati un unicum in Italia per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione.
Al 4° posto si trova la Via delle Collegiate di Modica (RG), grazie ai 40.521 voti raccolti. Un percorso che unisce idealmente il Duomo di San Giorgio e le chiese di San Pietro e Santa Maria di Betlem, testimonianza della storia della città lungo i secoli, dal tardogotico al tardobarocco. Il comitato Le collegiate di Modica #culturacheunisce si è costituito per il censimento, per valorizzare e promuovere interventi di recupero per il grande patrimonio qui conservato, che rischia di deteriorarsi.
La decima edizione del censimento si è contraddistinta anche per l’attenzione registrata dalle due classifiche speciali lanciate all’avvio dell’iniziativa. La prima, dedicata ai Luoghi storici della salute in omaggio al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19, ha visto trionfare la Chiesa e l’Ospedale di Ignazio Gardella ad Alessandria, al 5° posto della classifica nazionale con 30.391 voti: mentre l’ospedale è stato risistemato ed è funzionante, la chiesa, opera prima del grande architetto razionalista, versa in profondo stato di degrado e necessita di tempestivi restauri. Da questa classifica si evince quanto la tradizione della cura affondi radici secolari nel nostro Paese, con un patrimonio diffuso di beni di epoche diverse, che coinvolge ospedali, come il Complesso Morelli di Sondalo (SO), avanguardistico villaggio-sanatorio degli anni Trenta, chiese legate a complessi di cura, farmacie storiche, conventi e ville che hanno mutato destinazione, come l’Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (FI), residenza medicea divenuta nel 1886 primo manicomio criminale del Regno d’Italia, e ancora complessi termali e aree verdi, come i giardini dell’Ospedale Militare di Taranto, dove per un particolare microclima si trovano specie di collina e tipiche del sottobosco.
La seconda classifica speciale riguarda invece l’Italia sopra i 600 metri, territori di grande valore ambientale e storico, con pochi abitanti e un notevole potenziale, ma spesso caratterizzati da problemi di dissesto idrogeologico, dalla mancanza di infrastrutture, servizi e risorse economiche oltre che da una forte tendenza allo spopolamento, a cui da tempo il FAI si impegna a dar voce. A vincere è stata la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, ma il premio in palio, non cumulabile con quello assegnato al vincitore assoluto del censimento, spetta all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), complesso arroccato su una rupe affacciata sulla Valle Peligna e legato a Papa Celestino V, al 9° posto della classifica nazionale con 22.442 voti. Migliaia i luoghi oggetto di segnalazione, tra cui borghi, come Vico Pancellorum (LU), frazione appenninica di Bagni di Lucca dove è nata la fantasiosa lingua arivaresca; chiese, come quella di Santa Maria Gesù Lo Piano a Polizzi Generosa (PA), nel parco delle Madonie; luoghi naturalistici, come il Sentiero del Brigante in provincia di Reggio Calabria, percorso di circa 130 km tra il Parco Nazionale dell’Aspromonte e il Parco Naturale Regionale delle Serre; luoghi simbolo della tradizione e della devozione popolari, come il Museo dei Misteri di Campobasso, dove si conservano i settecenteschi “ingegni” utilizzati durante la processione del Corpus Domini, che ha conquistato il 10° posto nazionale, e persino un teatro en plein air che è anche un’opera d’arte, il Teatro Andromeda a Santo Stefano Quisquina (AG), realizzato negli anni Novanta dal pastore di pecore Lorenzo Reina, con 108 pietre bianche a formare l’omonima costellazione.
Anche nell’edizione 2020 la lista dei siti amati è ricchissima di luoghi sorprendenti. Ne sono esempio il Ponte Acquedotto a Gravina in Puglia (BA) – al 7° posto della classifica nazionale – spettacolare struttura ad archi di 90 metri protagonista di una scena del nuovo film di James Bond No time to die; Villa Ottelio Savorgnan in provincia di Udine, dove uno studioso inglese ha ipotizzato si sia svolta la vicenda trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta; il piccolo Molino dalla Torre “Zorzini” a Mezzana (TN), con la sua vecchia macina in pietra; un monumento funebre di età romana con una struttura a cuspide piramidale, noto come “Fescina”, a Quarto (NA); il Bacino del Rio Grande ad Amelia (TR), torrente tributario del Tevere che scorre tra i Monti Amerini, incontrando due antichi sbarramenti; Parco e Casale della Cervelletta, complesso fortificato nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, che conquista il primo posto in Lazio per il secondo censimento consecutivo, e Forte Aurelia, che oggi ospita una sede operativa della Guardia di Finanza, entrambi a Roma; la Villa per Michelangelo Antonioni in Gallura (SS), una “Cupola” perfettamente integrata nella natura, progettata dall’architetto Dante Bini e oggi abbandonata; il Giardino degli Angeli in provincia di Bologna, parco ricco di fiori e piante creato in memoria di una giovane ragazza, scomparsa nel 2006.
PREMI DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE” E PROSSIMI PASSI
Al primo, secondo e terzo luogo classificato del censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 – Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Castello e Parco di Sammezzano e Castello di Brescia – saranno messi a disposizione da FAI e Intesa Sanpaolo, solo a fronte della presentazione di un progetto da concordare, contributi di 50.000, 40.000 e 30.000 euro, a cui si aggiungeranno 5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti. Il premio di 20.000 euro in palio per i vincitori delle classifiche speciali Luoghi storici della salute e Italia sopra i 600 metri, verrà assegnato, rispettivamente, all’Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella e all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone; quest’ultimo lo riceverà al posto della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, poiché in nessun caso i premi sono cumulabili. Stesso discorso per il premio messo in palio per il luogo che ha ricevuto più voti via web, per il quale il FAI curerà la realizzazione di un video storytelling: il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina, che lo riscuoterà al posto del Castello di Sammezzano.
In più, i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti, potranno candidare al FAI, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2021, una richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, FAI e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.
Il FAI si farà inoltre portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni presenti su territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché diano attenzione ai luoghi, sensibilizzando in particolare i Sindaci di tutti i 6.504 Comuni coinvolti e tutte le Regioni.
“In un tempo di straordinaria difficoltà, il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un Paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il FAI a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”, ha dichiarato Andrea Carandini, Presidente FAI.
Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Il brillante risultato di voti che i ‘Luoghi del Cuore’ del FAI hanno raccolto in un anno così particolare testimonia che la voglia di arte e di bellezza non si è spenta con la pandemia e che le persone rimangono sensibili alle piccole e grandi espressioni del patrimonio locale e partecipano al censimento con l’obiettivo di salvaguardarle. Alle meritorie finalità di tutela e di cittadinanza partecipativa del progetto, quest’anno si aggiunge il contributo a dare respiro alle professioni dell’arte, del restauro, del paesaggio in difficoltà e ad alimentare il turismo locale. L’enfasi data ai luoghi della sanità evoca il doveroso riconoscimento al personale sanitario, coerente con il sostegno e l’attenzione che Intesa Sanpaolo ha assicurato in questi mesi”.
Il censimento è stato realizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Il Servizio Pubblico è da sempre al fianco del FAI. Ma quest’anno la Rai testimonia in modo se possibile ancora più vivo il senso e l’orgoglio di questa collaborazione: in un Paese nel quale la pandemia ci costringe purtroppo a limitare i nostri spostamenti, diventa ancora più essenziale quella “finestra sulla bellezza” che i media Rai sono in condizione di spalancare, portando milioni di cittadini a diretto contatto con i “Luoghi del Cuore” votati in occasione del censimento 2020.
E grazie di cuore a tutti gli italiani che hanno partecipato!
RISULTATI FINALI
DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”
CLASSIFICA DEI LUOGHI PIU’ VOTATI IN PUGLIA*
*luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti
Posizione in classifica nazionale | VOTI | LUOGO DEL CUORE |
7° | 25.726 | Ponte Acquedotto, Gravina in Puglia (BA) |
12° | 21.383 | Giardini Ospedale Militare, Taranto |
16° | 16.947 | Circumarpiccolo, Storia di una strada dimenticata, Taranto |
20° | 14.559 | Castel Fiorentino, Torremaggiore (FG) |
32° | 9.043 | Torre dell’orologio, Turi (BA) |
44° | 7.357 | Santuario Diocesano di Maria Santissima della Sanità’, Volturara Appula (FG) |
57° | 6.127 | Chiesa di San Giacomo a Supersano (LE) |
61° | 5.739 | Chiesa del Convento S. Francesco, Castellaneta (TA) |
64° | 5.614 | Ex Convento dei Cappuccini – Monastero del Terzo Millennio, Mesagne (BR) |
74° | 5.113 | Chiesa S. Maria degli Angeli, Massafra (TA) |
79° | 4.916 | Chiesa SS. Annunziata, Rutigliano (BA) |
81° | 4.887 | Torre di Castiglione, Conversano (BA) |
107° | 3.891 | Torre Colimena, Manduria (TA) |
138° | 3.040 | Chiesa dei S.S. Niccolò e Cataldo, Lecce |
140° | 2.998 | Mo.S.A. – Mostra Storica Arsenale, Taranto |
179° | 2.486 | Edicole votive di Bari Vecchia, Bari |
206° | 2.161 | Torre Palane, Tricase (BA) |
Luoghi della classifica speciale “Luoghi storici della salute”
APPROFONDIMENTI SU ALCUNI DEI LUOGHI PIÙ VOTATI IN PUGLIA:
Ponte Acquedotto, Gravina in Puglia (BA)
Imponente struttura ad archi, alta 37 metri, lunga 90 e larga 5,5, che collega le sponde del torrente Gravina. Fu costruito per permettere l’attraversamento del Crapo (l’antico nome del torrente Gravina) e consentire ai fedeli di raggiungere la Chiesetta della Madonna della Stella. Attestato almeno dal 1686, quando fu probabilmente reso instabile da un sisma, crollò col terremoto del 1722. Fu la famiglia Orsini di Roma, che si era trasferita nel feudo di Gravina, a ordinare, intorno a metà Settecento, la ricostruzione e la trasformazione del ponte in acquedotto, per portare oltre le mura della città le acque di due sorgenti. La struttura portante che lo collegava alle due fontane ancora oggi esistenti ai due lati opposti era costituita da 25 archi a doppio ordine. Resi pericolanti da un’alluvione nel 1855, furono sostituiti da una spalliera in tufo. Il ponte, protagonista di una scena del nuovo film di James Bond No time to die, è percorribile e discretamente conservato; avrebbe bisogno del recupero del basolato e di una migliore illuminazione. Il comitato “Ponte dell’Acquedotto nel Cuore” si pone l’obiettivo di vedere valorizzato il manufatto. Il luogo si aggiudica il Premio Web.
Giardini dell’Ospedale militare, Taranto
“SI RURUSUS/ HEIC/PECCASSET ADAM/FORSITAN DEUS/ IGNOSCERET” (Se qui Adamo peccasse di nuovo forse Iddio lo perdonerebbe) è l’iscrizione che campeggia sul cancello d’ingresso dei Giardini. Proprietà della Marina Militare, i giardini sono situati nel centro di Taranto e strutturati su un pendio organizzato a gradoni e terrazzi che affaccia sul Mar Piccolo, evocando la cavea di un edificio teatrale. Al suo interno un ruscello caratterizzato dalla presenza di sorgenti di acqua dolce mantiene rigogliosa la flora. Inoltre, grazie al particolare microclima, si trovano a una quota insolita specie vegetali di collina e tipiche del sottobosco: ciclamini, funghi, capelvenere, che convivono in armonia con il papiro, l’acanto molle spontaneo e i pini secolari. Il giardino, oggi non accessibile al pubblico, necessita di una radicale pulizia e di adeguata manutenzione dopo i danni provocati dai nubifragi abbattutisi sul territorio nel 2019. Il comitato “Il Giardino incantato” ha raccolto i voti, con la speranza di tutelarne e valorizzarne il patrimonio botanico e archeologico e renderli fruibili al pubblico attraverso un percorso di visita. Il luogo rientra nella classifica speciale Luoghi storici della salute.
Circumarpiccolo, Taranto
Una strada silenziosa e immersa nella natura, che circonda i due golfi del Mar Piccolo di Taranto, una laguna costiera che si estende per poco più di 20 km2 a nord della città. Percorrendo la strada che, come dice il suo nome, circonda ad anello questo bacino, si abbraccia un panorama ricco di fascino, con gli aironi e i fenicotteri che popolano la Palude La Vela, un’area naturale protetta in riva al mare. L’ambiente dell’oasi è palustre, con canneti, macchia mediterranea e acquitrini costellati di orchidee spontanee. Il Mar Piccolo ospita gli allevamenti delle “Cozze Nere”, eccellenza gastronomica tarantina, il cui gusto peculiare deriva dalle sorgenti d’acqua dolce (i Citri) e dall’apporto di due brevi corsi d’acqua. Salvaguardare la Circumarpiccolo dalle fonti di inquinamento e dal degrado e qualificare la zona quale parco naturalistico è ciò che ha spinto i cittadini, guidati dal comitato “2020 – A difesa del Mar Piccolo”, a votarla in questa e nelle precedenti edizioni de “I Luoghi del Cuore”.
Castelfiorentino, Torremaggiore (FG)
Già votato da 29.798 persone al censimento 2014, il sito archeologico, collocato in aperta campagna a 10 km da Torremaggiore, ospita i resti della piccola città medievale di Florentinum. Citata per la prima volta nell’XI secolo, è discretamente documentata dalla prima metà del Duecento, epoca in cui era ben popolata. Il suo declino ebbe inizio però pochi decenni dopo e se le rovine della cattedrale erano ancora visibili nell’Ottocento, oggi ne restano poche tracce. Vi sorgeva anche un castello normanno, sul cui sito l’imperatore Federico II di Svevia fece edificare una domus solaciorum, una residenza di svago, lunga quasi 30 metri. Nel 1250, ammalatosi durante una battuta di caccia, Federico dovette fermarsi – per la prima volta – a Castelfiorentino, dove morì il 13 dicembre per le conseguenze di un’infezione. Secondo una delle leggende proliferate da fine Duecento sulla sua morte, gli astrologi avrebbero annunciato all’imperatore che sarebbe “appassito” sub flore. Il comitato “Insieme per Fiorentino” è tornato a raccogliere i voti per chiedere di tutelare e rendere fruibile il parco archeologico, di proprietà comunale, che ha subito diversi atti vandalici, è di difficile raggiungibilità e non contempla percorsi né sussidi alla visita.
Torre dell’orologio, Turi (BA)
La Torre dell’Orologio con i suoi 14 metri svetta sui tetti di Turi dal 1892. Originariamente l’orologio era destinato alla facciata del Municipio ma per problemi di staticità si scelse di costruire una torre dove metterlo che fosse visibile da diversi punti della città. A costruirla fu il mastro scalpellino turese Giuseppe Schettini, su progetto dell’architetto conversanese Sante Simone. Il meccanismo dell’orologio fu creato a fine Ottocento dalla fabbrica di orologi Sellaroli di Guardia Sanframondi in provincia di Benevento, montato su un soppalco di legno e posto in cima alla torre. La particolarità distintiva della macchina costruita per la torre di Turi è quella di azionare non uno, bensì tre quadranti posti in direzioni diverse. Nel 2009 il vecchio meccanismo è stato modernizzato, pur mantenendo le lancette originali dell’Ottocento. Il luogo è stato votato al censimento per farlo conoscere.
Santuario Diocesano di Maria Santissima della Sanità, Volturara Appula (FG)
Situato poco lontano dal paese, in uno splendido punto panoramico che abbraccia la cerchia dei Monti Dauni e si spinge nei giorni limpidi fino ai monti del Matese, il Santuario dedicato a Maria Santissima della Sanità, risalente al 1500 nel primo impianto, è per i volturaresi il punto di riferimento spirituale e identitario. La cappella originaria fu fatta edificare dall’allora feudatario di Volturara Appula, il principe Bartolomeo Caracciolo, per la guarigione di una sua grave malattia, avvenuta grazie all’intercessione della Madonna della Sanità a cui aveva fatto questo voto e fu affidata ai Domenicani. Dopo il loro abbandono, fu soggetta a degrado e solo in seguito alla pestilenza del 1656 i volturaresi decisero di ripararla e riaprirla al culto nell’anno 1696 per ringraziare la Vergine Maria dello scampato pericolo. Annesso al Santuario, il convento delle suore Apostole della Beata Maria Gargani. Il Santuario è aperto al culto ma necessita di lavori di consolidamento, così come il convento e per questo motivo il comitato “Insieme pro Santuario Diocesano di Maria Santissima della Sanità” ne ha promosso il voto al censimento I Luoghi del Cuore.
Chiesa di San Giacomo a Supersano (LE)
Tanti sostenitori hanno nuovamente votando, come già nell’edizione 2018, la Chiesa di San Giacomo che si trova in prossimità dell’antica strada che congiungeva Cutrofiano a Supersano ed è l’unica superstite della coppia di edifici religiosi che un tempo qui si ergevano. La chiesa faceva parte nel 1218 dei possedimenti dell’importante Monastero di San Nicola di Casole e la sua struttura venne fortemente modificata nel corso del Cinquecento. L’ingresso, in principio rivolto a ovest, fu occultato da un altare a baldacchino e spostato sulla parete opposta. Poche tracce di affreschi sulle pareti testimoniano la presenza di un antico e vasto ciclo pittorico, di cui sono ancora leggibili solo alcuni segni. La volta è crollata quasi nella sua interezza e sul piano di calpestio si possono ancora trovare alcuni frammenti delle tegole che costituivano il tetto doppio spiovente. Un gruppo di amici e appassionati di archeologia, “Gli Amici per San Giacomo”, si sono posti come primo obiettivo la salvaguardia del luogo, cercando di ottenere l’apposizione del vincolo architettonico e per questo hanno deciso di impegnarsi per far votare la chiesa al censimento de “I Luoghi del Cuore”.
Chiesa del Convento di San Francesco, Castellaneta (TA)
In provincia di Taranto, a Castellaneta, è attiva la raccolta voti al censimento “I Luoghi del Cuore” per la Chiesa del Convento di San Francesco. Il Convento, costruito intorno al 1471 nei pressi di una chiesa già documentata nel 1463, venne ristrutturato e ampliato agli inizi del ‘600, dopo la riforma francescana. Proprio la data del 1609 compare incisa tra i due archi a destra della chiesa, verso l’ingresso del convento. L’interno della Chiesa, a tre navate, presenta l’altare maggiore in legno dorato, attribuito a fra Francesco Maria da Gallipoli, che intagliò intorno al 1697 anche il tabernacolo, oggi conservato all’interno del convento. Alcune opere seicentesche sono contenute nella Chiesa, decorata da affreschi datati 1708. Il convento possiede anche un giardino e un orto. Luogo significativo per il quartiere che proprio dalla Chiesa prende il nome, è stata votato per promuoverne la conoscenza e porre l’attenzione sulla sua necessità di restauro.
Ex Convento dei Cappuccini – Monastero del Terzo Millennio, Mesagne (BR)
L’ex convento dei Cappuccini è uno dei quattro conventi francescani di Mesagne e risale alla metà del 1500. Per la soppressione di molti istituti ecclesiastici, nel 1866 i cappuccini dovettero abbandonare il convento, che negli anni a seguire fu oggetto di diversi usi. Nella chiesa ci sono affreschi del 1568, uno raffigurate San Francesco, in una nicchia e uno sull’altare che raffigura una Madonna con Bambino. Essi richiedono interventi immediati di restauro. Oggi, dopo essere stato anche sede di albergo, questa struttura, di proprietà del comune, ospita in comodato d’uso l’ISBEM – Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo. ISBEM insieme al comitato “COMOTEM – Convento Monastero Terzo Millennio” si stanno impegnando per far conoscere l’ex convento dei Cappuccini nella nuova funzione di Monastero del Terzo Millennio; luogo dedicato alla ricerca e all’istruzione attraverso il quale custodire e tramandare cultura e tradizione.
Chiesa S. Maria degli Angeli, Massafra (TA)
L’ex convento dei cappuccini con annessa la Chiesa degli Angeli si trova nella zona delle gravine di Massafra, un tempo a due chilometri dall’abitato. La struttura religiosa fu realizzata per opera dei Pappacoda tra il 1580 e il 1672 e utilizzata in vari modi, da lazzaretto a ospedale, da fabbrica di mattoni e rifugio per militari e centro di accoglienza profughi nelle due guerre mondiali. Nel 1973 ci fu il crollo della Chiesa, chiusa dal 1941. Dal 1986 al 1996 vi furono importanti lavori di ricostruzione e restauro conservativo con destinazione ostello della gioventù. Oggi il comune lo ha concesso in comodato d’uso per 25 anni suor Palmarita Guida e alla fraternità vicenziana Tiberiade, da lei fondata, per la realizzazione del centro di spiritualità ed evangelizzazione “Oasi Santa Maria degli Angeli” in questa zona periferica caratterizzata da grande abbandono. Grazie all’opera della fraternità e all’aiuto della comunità oggi il convento è stato restaurato, mentre la chiesa e le facciate necessitano ancora di un restauro.
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