In questi giorni il Consorzio di Bonifica per l’Arneo ha inviato ai cittadini della provincia di Brindisi, proprietari di fabbricati e terreni, dei solleciti per il pagamento del tributo per le annualità 2014 e 2015, minacciando l’avvio di azioni esecutive nel caso di ulteriore ritardo, come ad esempio il fermo amministrativo dell’autovettura. 

Già nel corso dell’anno 2019, dopo le prime richieste di pagamento, l’associazione Federconsumatori Brindisi ha formalmente invitato tutti i comuni della provincia di Brindisi, con nota che si allega, ricadenti nel comprensorio consortile, a verificare quali porzioni del territorio e nel dettaglio quali fabbricati abbiano un beneficio diretto e specifico dalla opere realizzate dal Consorzio di Bonifica per l’Arneo, considerato che la stragrande maggioranza dei centri urbani sono serviti dalle opere comunali di raccolta delle acque e di risanamento ambientale, finanziate dagli stessi cittadini mediante la corresponsione degli oneri di urbanizzazione primaria, così come previsto dalla cosiddetta legge Bucalossi, la n. 10 del 1977. 

Inoltre, abbiamo esortato le amministrazioni comunali a predisporre una relazione tecnica di verifica degli effettivi benefici conseguiti dalle opere di bonifica del Consorzio, da mettere a disposizione di tutti quei cittadini interessati a impugnare gli avvisi di ingiunzione nel frattempo notificati. 

Purtroppo abbiamo dovuto constatare che nessun comune ha mai fornito il seppur minimo riscontro alle nostre sollecitazioni. 

Un plauso fa invece fatto all’amministrazione comunale di Cutrofiano, in provincia di Lecce, che ha effettivamente messo a disposizione della cittadinanza una perizia tecnica di individuazione delle aree che traggono un beneficio diretto e specifico dalle opere di bonifica consortile, consentendo così ai cittadini interessati di poter coscientemente ricorrere in Commissione Tributaria avverso le ingiunzioni di pagamento, affidandosi a un elaborato fornito gratuitamente da un ente pubblico. 

Invitiamo le amministrazioni comunali della provincia di Brindisi a seguire l’esempio del comune di Cutrofiano al fine di consentire ai propri cittadini un puntuale esercizio del diritto alla difesa.