“La società o la cooperativa che vince e fornisce un servizio in un ospedale e in qualsiasi struttura sanitaria pubblica (pulizia, mensa, guardiania etc), costa ai pugliesi di più o di meno dei lavoratori assunti direttamente dalla Regione?

“Insomma, per spiegare meglio: le internalizzazioni di servizi di supporto alle attività sanitarie quanto pesano sulla spesa sanitaria regionale, e quindi quanta parte del Fondo Sanitario Regionale assorbono rispetto alle esternalizzazioni? E quanta efficienza assicurano i servizi internalizzati rispetto alle esternalizzazioni? In questi anni di internalizzazioni quanto assenteismo si è registrato? Quanti assunti con qualifiche comportanti lavoro manuale sono stati promossi a ruoli superiori impiegatizi o dirigenziali? Come è cresciuta la sindacalizzazione del personale nel settore pubblico rispetto al privato che svolgeva i servizi in esternalizzazione?

 

“Sono consapevole di affrontare un tema ‘scomodo’, tuttavia le domande che pongo non sono provocatorie, ma serie e ragionate perché se l’internalizzazione dei servizi non è più economica, più efficiente e più efficace rispetto all’esternalizzazione, allora tolgono risorse all’assistenza sanitaria, con conseguente mancata erogazione dei LEA e qualità scadente dei servizi e, quindi, qualche riflessione va fatta.

“E’ bene precisare che qui non è in discussione il lavoro di tanti dipendenti delle Sanitaservice, che indubbiamente svolgono un’attività importante per le strutture sanitarie e continuerebbero a svolgerla sia come dipendenti della Sanitaservice sia come dipendenti di aziende private. E’ un problema di scelte manageriali in tema di sanità: mentre in altre Regione si preferisce esternalizzare i servizi di supporto alle attività assistenziali assistenziali, in Puglia si preferisce internalizzare.

“Di fatto: dove si esternalizza c’è maggiore assicurazione dei LEA ed è più alta la qualità dei servizi, tant’è che in quelle regioni migrano nostri concittadini per le prestazioni sanitarie, con un secondo grave danno a carico del FSR riveniente dalla mobilità passiva.

“Fuori da ogni pregiudizio e anche con il rischio di apparire meno ‘popolare’, penso che sia arrivato il momento di affrontare l’argomento e discuterne nella Commissione Bilancio con i Direttori Generali delle ASL e delle Aziende Ospedaliere, l’assessore Pierluigi Lopalco e il presidente Michele Emiliano”.