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BRINDISI.Riva Destra:Cala materdomini.NON E’ UN PROBLEMA SOLO DI SABBIA

L’evoluzione della “pratica” Cala Materdomini, è il sunto della gestione che Brindisi continua ad avere e che  pare essersi incancrenito non solo negli amministratori pubblici, ma anche nell’opinione pubblica e negli  stessi cittadini (non tutti per fortuna). 

L’ultimazione della spiaggia infatti, dopo il bel progetto autorizzato e fatto annusare ai brindisini, non ha  avuto la sua naturale e doverosa attuazione, ma ha lasciato il passo ad una realizzazione d’emergenza che  ha visto tagliare non solo opere che avrebbero fornito lustro ed alzato il livello qualitativi europei, ma ha  limato anche opere che avrebbero dovuto salvaguardare nel tempo la realizzazione. Ne è esempio la sabbia  (o quello che è) che stanno utilizzando per il ripascimento della stessa: abbiamo atteso anni per le analisi di  sabbia da utilizzare per salvaguardare l’equilibrio biologico della zona e ci ritroviamo con una specie di  ghiaia grigia, mista a microciottoli, che paiono di fiume per, giustificazione da social, difendersi dalle  mareggiate: le famose mareggiate di laghi e fiumi limitate dai ciottoli. Il grigiore della ghiaia/sabbia,  esteticamente è un pugno nello stomaco che confligge con la chiarezza dorata delle altre spiagge. Non solo,  ma il mare, con il moto ondoso che trascina in acqua la stessa, sta divenendo torbido e perdendo la  chiarezza e cristallinità che c’era. Sentiamo che è un fondo che verrà coperto da sabbia vera di colore più  affine alle caratteristiche del litorale brindisino. Lo speriamo, ma ci auguriamo che le mareggiate non le  mescolino creando un effetto scarabocchio. Già dopo la prima mareggiata del weekend, il fronte a contatto  col mare risulta altamente compromesso, anche se ci stanno ancora lavorando. 

Aldilà dell’ilarità che alcune posizioni scatenano, ci duole rimarcare che questa situazione è rappresentativa  dell’andazzo che ha preso la gestione della cosa pubblica brindisina: non solo attuare il minimo sindacale  per coprire situazioni che diventano costantemente d’emergenza, ma venderci dette opere come il meglio  che possiamo avere. Non esiste una pianificazione politica ed un rispetto del cittadino contribuente (a volte  neanche del proprio cittadino elettore). Si cerca di appuntarsi al petto la realizzazione di progetti ambiziosi,  ma poi ci si presenta con attuazioni da ultimo della classe, facendo credere che sia la migliore realizzazione  che si potesse ottenere: “non avevate niente, prendetevi questo e ringraziateci”! Come andare ad un  ristorante di alta cucina, ritrovarsi nel piatto i rimasugli di altri e sentirsi dire: “se hai fame mangia e zitto”!  Anche no grazie. Non funziona così. Non deve funzionare così. 

Le ambizioni e le aspettative più che legittime dei brindisini, devono trovare soddisfazione nell’agire  politico. Sia per non diffondere un senso di sfiducia o complesso d’inferiorità (non siamo secondi a nessuno)  sia perché se si sbandiera il solito “ce lo chiede l’Europa” quando bisogna eliminare ospedali, ridurre  pensioni, stringere bilanci, sarebbe un buon inizio, anteporre standard qualitativi europei anche in tutti gli  altri ambiti. Perché, infatti, se le altre città europee riescono ad avere uno slancio d’immagine, di civismo, di  particolarità, partendo da singoli progetti, a Brindisi constatiamo che bisogna costantemente accontentarsi  e non lamentarsi. Come se i brindisini fossero sudditi sottomessi che non possono e non devono ambire a  livelli qualitativi elevati. Guai poi, se glielo fai notare: iniziano le diatribe sui social con i fans sfegatati, che  hanno più a cuore le loro ideologie che il benessere cittadino.  

Inutile appuntarsi al petto medaglie, obbligando gli osservatori a riconoscere chissà quale traguardo. Vista  la litigiosità della maggioranza artificiale che regge il consiglio, sarebbe un gesto di onore e responsabilità  giapponese, fare un passo indietro. Anche per questo Riva Destra Brindisi come movimento confederato a  Fratelli d’Italia, partecipa alla raccolta firme per far dimettere l’attuale giunta. Alla luce di quanto sopra, invece di vanagloriosi annunci per Cala Materdomini, sarebbe opportuno presentarsi ai cittadini e chiedere  scusa!

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