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BRINDISI. Sinistra Italiana:7 marzo 1991 – 7 marzo 2021.Arrivarono a Brindisi 25.000 fratelli e sorelle albanesi

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Arrivarono a Brindisi 25.000 fratelli e sorelle albanesi, tutti stipati negli spazi doganali del porto interno; alcuni avevano già superato i cancelli che lo limitavano e giravano per la città: ore frenetiche, ore difficili;

il giovane Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, d’intesa con le autorità locali non se la sentì di costruire un ghetto in riva al mare, difficile da contenere, impossibile da reggere sotto gli aspetti della sicurezza, della sanità, dell’umanità.

Quel Sindaco, quelle Autorità locali, lasciate sole dallo Stato con quel grande problema organizzarono un’accoglienza vasta nella città, mettendo a disposizione scuole, strutture pubbliche, tutte le forze dell’ordine e del volontariato disponibili.

Presto si aggiunsero le cittadine ed i cittadini per dare aiuto, sostentamento , accoglienza .

Molti di noi erano impegnati, o nel Sindacato CGIL CISL UIL o nel Volontariato, ad organizzare o ad aiutare nel gestire gli aiuti, la logistica ed il raccordo con quei nostri fratelli, sorelle e bambini che avevano attraversato l’Adriatico per raggiungere una terra libera, per molti di loro molto più bella e ricca di quanto fosse realmente.

E molti di quei nostri fratelli  furono attivi nell’aiutarci, nel rapportarci con quella grande umanità cortese ma ansiosa  di risposte.

Vogliamo ricordare tra gli altri Pierino Gjoni  e Nexhip Hyseni,  che furono straordinari in quei giorni e che tuttora vivono con noi e con noi danno una mano alla nostra vita ed a quella di altri migranti odierni:

il primo, medico specialista in Albania,  oggi è un cardine umano e professionale del 118 brindisino , il secondo  nella CGIL segue e risolve i problemi sociali di brindisini e di migranti.

Furono giorni di grande umanità. Vogliamo ricordarli così, augurandoci che tutte, tutti quelli che incontrammo siano oggi sereni con le loro famiglie dove hanno scelto di vivere.

 

Il Coordinamento de L’Agorà


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