TARANTO.Ex Ilva, D’Amato (Greens) scrive a ministero: “Si acceleri procedura di bonifica della falda sottostante lo stabilimento”
Domani 9 marzo la riunione dell’Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del Piano ambientale
“Si faccia chiarezza sullo stato della falda sottostante lo stabilimento ex Ilva e si proceda, senza indugio, alla bonifica del sito”. E’ quanto chiede l’eurodeputata del gruppo Greens Rosa D’Amato, in una lettera inviata alla Direzione generale Risanamento ambientale del ministero della Transizione ecologica, alla Provincia di Taranto e ad Arpa Puglia, e alla vigilia della riunione di domani 9 marzo dell’Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del Piano ambientale. “Le procedure di bonifica vanno a rilento – spiega D’Amato – e lo stesso ministero dell’Ambiente aveva richiesto il 3 agosto scorso al gestore ArcelorMittal di trasmettere una relazione sulle attività realizzate e/o in corso di realizzazione per il recupero del prodotto in fase libera nella falda, ossia delle sostanze inquinanti. La documentazione fornita da ArcelorMittal è stata dichiarata non esaustiva dal ministero che, a fine ottobre, ha ribadito le proprie richieste fissando un termine di 30 giorni per l’invio del cronoprogramma delle attività, annunciando che, in mancanza di riscontro, avrebbe proceduto ad informare l’autorità giudiziaria”. In più, il ministero, prosegue l’eurodeputata, “aveva chiesto alla Provincia di svolgere delle indagini per identificare i responsabili degli eventi che hanno provocato la presenza di prodotto in fase libera in falda. A oggi, nonostante siano passati diversi mesi dalle richieste del ministero, le indagini richieste alla Provincia di Taranto sono ancora in corso e non se ne conoscono i termini di conclusione”. Per tutte queste ragioni, e vista la convocazione dell’Osservatorio permanente, D’Amato chiede al nuovo ministro, alla Provincia e ad Arpa Puglia di “fare chiarezza sullo stato della falda sottostante lo stabilimento ex Ilva” e di “procedere, senza indugio, alla bonifica del sito”.