L’imprenditore Domenico Mamone e il giornalista Giampiero Castellotti firmano “Covid e dintorni”, libro di 204 pagine dove vengono rinnovate le memorie documentate di luoghi e persone di un periodo lacerante, che ha colpito pesantemente anche la nostra regione: il 26 febbraio 2020 l’annuncio del primo caso di positività in provincia di Taranto, con ricovero all’ospedale “Santissima Annunziata”.

Gli autori s’interrogano sui molteplici errori che hanno investito l’amaro “modello italiano”, dalle “profezie” dei troppi scienziati ai numeri che non tornano, dal protagonismo dei territori ai ritardi su scuola e trasporti. Cronache di un’eterna “arte d’arrangiarsi” che include – citate nel libro – le file di ambulanze a Foggia con pazienti in attesa o i rimproveri da parte di Antonio Decaro, sindaco di Bari, ai concittadini intenti a giocare a ping pong sulla spiaggia.

Il libro si sofferma poi sulla dicotomia tra Nord e Sud Italia: se il settentrione è stato flagellato dal virus, il Mezzogiorno ha visto esplodere i problemi di carenza strutturale, ad iniziare da quella sanitaria, e le criticità sociali. Ma il rapporto Nord-Sud è stato caratterizzato anche da grande solidarietà di fronte al Covid. “Tanti medici e infermieri meridionali hanno risposto all’appello della Protezione civile per andare a supportare i colleghi nel Nord – si legge nel libro, che ricorda anche gli ospedali del Nord che hanno ospitato pazienti meridionali.

Un intero capitolo, denominato “Scuolavirus”, è dedicato all’istruzione. Elenca gli enormi disservizi generati dalla scarsa preparazione di un anno scolastico prevedibilmente complicato, con i nuovi ed esosi banchetti emblema di scelte molto discutibili: simbolo i nuovi banchi abbandonati in una scuola di Molfetta, citati anche in un articolo di Francesco Specchia.

Mamone e Castellotti riepilogano le numerose ricerche sul rapporto tra scuole in presenza e contagi e riportano le dichiarazioni dell’assessore Lopalco sull’incremento dei casi nelle fasce di età scolare fortemente sproporzionato rispetto all’incremento nelle altre fasce di età. “E quando Puglia e Calabria hanno dato la possibilità di scegliere tra scuola in presenza e Dad, quest’ultima ha trovato i favori anche di oltre quattro studenti su cinque, secondo alcune rilevazioni sindacali – scrivono gli autori.

A chiudere, tante osservazioni sulla “lezione” offerta dal virus: il senso di sospensione, il monito per l’economia e le imprese, la gerarchia delle priorità, la ghettizzazione dei deboli, il Nord e il Sud, la necessaria rigenerazione morale.

Per leggere le prime 22 pagine: urly.it/3bvyr.