TAMPONI DIPENDENTI REGIONALI, ZULLO (FDI): SIAMO A CHI SI ALZA PRIMA LA MATTINA?
EMILIANO E LOPALCO SANNO CHE UN’EPIDEMIA SI AFFRONTA CON UN PIANO DI INTERVENTI PER L’INTERA COLLETTIVITA’?
“Spiace evidenziare ancora una volta l’assenza di coordinamento tra le azioni dei vari Assessorati nel fronteggiare questa emergenza Covid, perché si ha l’idea che il virus agisca prediligendo alcuni comparti lasciandone indenni altri, quando invece spetta alla Regione organizzare i servizi e l’erogazione delle prestazioni sanitarie in modo universale a tutela di tutta la collettività, e questo vale in modo rigoroso in tema di prevenzione collettiva.
“Mentre l’assessore al Personale Gianni Stea, ormai, è abituato a pensare e ad agire in proprio, il presidente Michele Emiliano con l’assessore alla sanità, Pierluigi Lopalco, continuano a non rendersene conto dei giochi in solitario dannosi per la collettività. L’assessore Stea ha lanciato una campagna di tamponi a tappeto per tutti i dipendenti regionali nell’ottica che bisogna tutelare la salute dei dipendenti regionali. Buona idea! Ma, poi, Stea saprà bene che non serve farli solo una volta, ma in modo sistematico. La salute di un dipendente regionale non la si tutela se si agisce solo su di lui perché il dipendente regionale avrà un congiunto che magari lavora in un Comune o in una Provincia, o alla Città Metropolitana, o in altro Ente Pubblico o in azienda privata o a scuola, e se non si agisce anche sul congiunto il tampone fatto in Regione serve a ben poco.
“Non solo, ma viene spontaneo chiedersi: perché i dipendenti regionali s? e non quelli comunali, provinciali, metropolitani e di tutti gli enti pubblici, ma anche gli operatori ecologici, gli operatori del trasporto pubblico e delle attività commerciali con contatto con il pubblico? Con il metodo Stea cosa facciamo in Puglia, creiamo una disparità di trattamento fra dipendenti pubblici di serie A (regionali) e dipendenti pubblici di serie B e tutti gli altri del settore privato?
“E ancora: come sarà accolto il metodo Stea sull’opinione pubblica? Tutti quei pugliesi che non riescono a prenotare e a effettuare un tampone, che sono a casa ammalati senza sapere se hanno il covid oppure no, cosa penseranno?
“Ecco perché c’è bisogno di un commissario ad acta in Puglia che possa coordinare e gestire in sinergia l’emergenza, perché non è con interventi singoli o compartimentalizzati che si contrasta l’epidemia, ma con strategie ben studiate di pianificazione degli interventi sull’intera collettività.”