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BRINDISI.Fp Cgil:NO, AL NOBEL AI SANITARI SI, AL LAVORO STABILE E SICURO NELLA SANITA’ PUBBLICA

Il premio per la Pace sembra quasi una scusa per non guardare la realtà, una sorta di maschera per  camuffare con encomi ulteriori e attribuzioni nuove a seguire ad eroi, angeli, personale ormai stanco  di parole, di non essere valorizzato e implementato fattivamente.  

L’ impressione è che il premio Nobel per la pace sia diventato l’ennesimo dissuasore dalla realtà,  una nuova narrazione poetica che elude dalle responsabilità di tutti.  

Il Nobel dunque come risarcimento, è quello che spetterebbe ora, secondo i proponenti al personale  sanitario italiano?  

Non possiamo non rammentare che sono oltre 400 i morti di COVID19 tra medici, infermieri, oss,  ecc per salvare vite umane.  

Chiediamo come FPCGIL BRINDISI un salario più congruo, turni di servizio equi, carichi di lavoro  conformi, implementazione, valorizzazione e stabilizzazione di tutto il personale precario utilizzato  in pandemia, meritocrazia, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.  

Il Nobel per la Pace ha nel mondo valore politico i sanitari certamente lo attribuirebbero a chi  renderebbe il loro lavoro migliore permettendo loro con professionalità, sempre dimostrata di  prendersi cura delle persone. 

 

IP.POLITICHE SANITARIE FP CGIL BR. SEGRETARIO FP CGIL BRINDISI  CLEOPAZZO CHIARA PANCARZIO TEDESCO

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