L’incertezza dell’Europa ricade a cascata sugli stati, sulle regioni, sulle città e sul loro motore economico. Le imprese, i servizi, il commercio: “ciò che tutto muove …”
Siamo alle prese con un nuovo scenario, con nuove caratteristiche, nuovi strumenti: meno certezze, purtroppo, implicano meno fiducia, meno coraggio. Urge salvare l’economia.
Urge far ripartire l’economia: abbiamo un’opportunità cruciale e gravosa. La Regione Puglia deve reagire!
Scriviamo insieme le nuove regole degli appalti, del mercato, dei servizi, del turismo, del commercio, del welfare, delle nuove imprese, le start up.
Ascoltiamo i giovani imprenditori, chi da tempo si cimenta con le nuove tecnologie applicate alla quotidianità, al commercio, al nuovo marketing, ai sistemi di prenotazione, gestione di flussi di clienti e avventori in generale. Una sorta di STATI GENERALI DI PUGLIA (non uno slogan), ma con spirito vero, giusto, costruttivo, generato dalla passione e dalla voglia di ripartire insieme, forti, pratici.
La salvezza delle imprese, del commercio, dei giovani non può prescindere da tutto ciò.
Urge sciogliere un nodo atavico: “finanziare le idee”, le start up. Ma cosa significa realmente? Tutto, niente.
Come si interviene per aiutare le nuove giovani attività senza bilancio consolidato o aperte durante la Pandemia? Far accumulare debiti non è la soluzione.
Abbattere la burocrazia spinosa, la assurda sovrapposizione e duplicazione di documenti. Insomma: semplificare, velocizzare. Le startup hanno bisogno di soluzioni, hanno bisogno di sovvenzioni immediate, intelligenti.
Riproporre l’esperienza degli strumenti di liquidità come il Microcredito, il Titolo II Liquidità, Start, che molto bene hanno funzionato (gli unici), rapidi, funzionali. Perché non dare la possibilità, ad esempio, ai già percettori di aumentare di un 25%(almeno) gli importi già ricevuti, senza presentare nuova istanza?
Una piccola nota dolente, invece, è stata rappresentata dagli strumenti per il turismo e la cultura. Se pur, apparentemente, facilmente accessibili, essi hanno evidenziato dei limiti. Tutto però è perfettibile. Ce lo auguriamo. Perché non affidarne la gestione a chi abitualmente eroga contributi?
Siamo certi di voler delocalizzare, frammentare, duplicare?
Ma davvero abbiamo bisogno di creare innumerevoli portali, procedure diverse? Non si può improvvisare, oggi no!
Oggi al primo posto ci sono i pugliesi, ci deve essere la loro salute, il loro futuro. Il nostro.
Arriverà il tempo delle prove, ma non adesso!
Si potrebbe intervenire, altresì, sulle tasse “sacrificabili”, quelle regionali, comunali, cancellandole per l’anno fiscale in corso a chi davvero non ce la può fare. Rinviarle sarebbe una bomba ad orologeria per la ripresa futura. Il bollo auto è necessario se si è chiusi in casa o in smart working o se le imprese non utilizzano i mezzi da lavoro?
La Tari non potrebbe essere rapportata esclusivamente al periodo di funzionamento delle attività alla luce del valzer di aperture e chiusure dettate dal covid?
Si potrebbe discutere con le imprese (che giocoforza vivono con attenzione e sofferenza la realtà) delle restrizioni: siamo sicuri che restringendo gli orari e riducendo i giorni si migliori la circolazione della gente?
Proviamo ad immaginare insieme agli addetti ai lavori l’estate alle porte. Crediamo sia giusto dare la possibilità ad una buona fetta di produttori del Pil pugliese di ripartire, di organizzarsi, di sopravvivere.
Interveniamo davvero sulle passività , sugli affitti , sulle utenze .
Collaboriamo davvero, in fretta, con costrutto.
Non trasformiamo questa sanguinosa pandemia nell’ennesimo processo alle intenzioni;“si sarebbe potuto, ma…”
Ci rivolgiamo alle istituzioni , alle amministrazioni ,alle organizzazioni di categoria ed agli addetti ai lavori tutti : “Il tempo manca a chi lo butta via”
Dott . Matteo Missere
Presidente Giovani Imprenditori Confcommercio provincia di Brindisi