“Ringraziamo il sen. Adolfo Urso, attuale responsabile nazionale del Dipartimento Impresa di Fratelli d’Italia, per l’impegno profuso nel sensibilizzare il parlamento e l’opinione pubblica sui rischi legati alla trattativa – confermata dalla multinazionale CNH, controllata dalla Exor della famiglia Agnelli –  e alla possibile cessione degli stabilimenti Iveco e FPT Industrial alla cinese Faw.

Il web meeting odierno di FdI ‘Iveco, no Cina!’, cui hanno partecipato autorevoli esponenti del partito e delegati sindacali legati ai territori interessati, ha ribadito la strategicità dell’asset per il nostro Paese, perché automotive e difesa non possono essere considerati solo meri strumenti per vantaggiose operazioni finanziarie o legate alla necessità di sbarchi in altri mercati finora marginali, e il legame e il radicamento pluridecennale dei 5 stabilimenti italiani con i bacini di riferimento non pu? essere archiviato senza considerare e valutare le conseguenze di un ridimensionamento o un disimpegno per le rispettive comunità”. Lo sostengono in una nota gli onorevoli Raffaele Fitto e Marcello Gemmato, rispettivamente europarlamentare e deputato e coordinatore regionale di FdI, “particolarmente preoccupati per i riflessi dell’operazione anche in Puglia. Per questo sosteniamo pienamente la richiesta di apertura di un tavolo nazionale, data la mancata risposta del governo all’interrogazione presentata il 26 gennaio scorso, e l’utilizzo di strumenti come il golden power, il recovery fund e Cassa depositi e prestiti, per mantenere il controllo italiano su un tessuto industriale cos? delicato e importante”.

“Presenteremo in Consiglio regionale una mozione per scongiurare che in Puglia si possa verificare una replica del caso Arcelor Mittal, uno stabilimento – l’ex Ilva – di fondamentale importanza nel comparto siderurgico europeo svenduto a un’azienda concorrente che non ha rispettato il piano industriale presentato e mantenuto nessuno degli impegni presi con il Governo nazionale” ha sottolineato Giannicola De Leonardis, vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere regionale di FdI, nel suo intervento al web meeting. “L’insediamento FPT industrial di Foggia rappresenta da oltre 40 anni un’eccellenza, e prima della trattativa tra CNH e Faw era al centro di un progetto di sviluppo e rilancio, con la prevista produzione di un nuovo motore e la piena occupazione degli attuali assunti, tutti con contratto a tempo indeterminato. Pretendiamo quindi chiarezza sull’immediato futuro e sulle strategie dell’attuale proprietà, e la Regione Puglia non pu? e non deve limitarsi ad assistere passivamente a quanto sta accadendo” la sua conclusione.