“Siamo la Regione con maggiori ingressi in terapia d’Italia, 38 solo nella giornata di ieri. Con un tasso di occupazione posti letto in terapia intensiva pari al 41% che pone la Puglia 11 punti sopra la soglia critica fissata dal Ministero della Salute.

In Europa siamo fra le Regioni non in zona Rossa ma ROSSO RAFFORZATO. Eppure costretti a rinunciare anche alla didattica in presenza perché ci dicevano che saremmo stati meglio ed invece… Di fronte a questa catastrofe organizzativa-gestionale del Covid nella nostra Regione qualcuno dovrebbe trarre le conseguenze e ‘portare i libri in Tribunale’, vale a dire ammettere la propria inadeguatezza e chiedere – ci? che noi chiediamo da mesi – il commissariamento della Sanità in Puglia.

“La nostra amarezza sta nell’aver denunciato per tempo – praticamente da un anno – tutto quello che oggi è sotto i nostri occhi: ritardi, inefficienze, inosservanze o parziali inosservanze di Circolari Ministeriali, mancata effettuazione dei tamponi antigenici, carenze nell’assistenza domiciliare, assenza di una campagna di sensibilizzazione all’adozione dei corretti comportamento, mancato potenziamento della rete dei trasporti pubblici. Siamo in una Regione ove regna l’improvvisazione alla quale si affida ogni giorno Emiliano e l’emblema di questa improvvisazione resta l’ospedale Covid in Fiera, 20 milioni di euro che se usati per l’assistenza domiciliare, la telemedicina e la prevenzione non ci avrebbero fatti arrivare sull’orlo del precipizio.

“Ma stamattina Michele Emiliano fra una chat di mamme e una degli amici ha sfornato l’ennesima ordinanza: LA MONTAGNA HA PARTORITO UN TOPOLINO! Emiliano ha emanato un’ordinanza che di fatto non modifica il DPCM Draghi, ma impone solo la chiusura alle 18 dei negozi di intimo, abbigliamento e giocattoli per bambini e librerie. Appunto inadeguatezza e improvvisazione che richiedono il commissariamento della gestione sanitaria COVID in Puglia”.