“Scelgo il PD perché abbiamo davanti una fase di rinascita del Paese che partirà dalla società e quindi dalla politica e dai partiti”, ha detto Enrico Letta all’assemblea che lo ha eletto segretario nazionale del partito.

E sul rilancio della funzione del PD nella società, nei territori, tra i cittadini e soprattutto tra i giovani è più volte ritornato nel corso del suo lungo ma efficace intervento. Un ruolo che il Partito Democratico potrà svolgere se rinuncerà all’idea che il suo impegno principale sia quello di decidere, di volta in volta, chi deve accedere alle cariche istituzionali, per diventare un partito che ha la sua idea di Mondo, di Paese, di grandi e piccoli centri urbani e lavora per realizzarla, con “l’anima e il cacciavite”. Solo così il PD può ritagliarsi un ruolo da protagonista in un campo progressista largo, essendo aperto al confronto e dialogante, a partire dai territori, con tutte le espressioni del centrosinistra, capace di preparare con il M5s un incontro virtuoso e sul terreno della politica, andando ben oltre le coabitazioni di necessità determinate dall’idea che il PD sia un partito “protezione civile” obbligato a svolgere funzioni di governo. Non avere paura di perdere come condizione essenziale per vincere, con la forza e il coraggio delle proprie idee. Sono questi i pensieri che Letta ha messo nelle mani di circoli e federazioni, chiamati nei prossimi giorni a discutere, a rompere l’incantesimo di correnti cristallizzate e costruite per fedeltà, a preparare quelle Agorà dove confrontarsi e costruire il futuro insieme a mondi che, pur essendo fuori dal PD, continuano a guardare a questo partito con interesse e speranza. Proprio a partire dalla nostra Provincia, dove personalmente ed insieme agli organismi dirigenti provinciali sarò impegnato a promuovere un ampio dibattito, c’è bisogno di un Pd che lavori per colmare i debiti a cui Letta ha fatto riferimento: ambientale, pubblico e demografico. Allora occorre fare la nostra parte, non tanto per aiutare il nuovo Segretario, a cui non può che andare il più sincero augurio di buon lavoro, ma per costruire quel Partito nuovo a cui lo stesso Letta ha fatto riferimento.

 

Francesco Rogoli

Segretario Provinciale del PD di Brindisi