Vox Italia chiede con urgenza pubblicamente ad Emiliano che anche in Puglia si applichi il protocollo di cura a domicilio, alternativo a quello che era stato stabilito dal Ministero ed è stato pure sospeso con l’ordinanza n. 1557/21 del Tar Lazio.
Tanto già si sta già facendo in Piemonte, in Sardegna ed in altre regioni del nord. Il Covid-19 può essere curato nella stragrande maggioranza dei casi dalla medicina territoriale, se lo si fa tempestivamente e nel modo corretto, così evitando ospedalizzazioni e morti!, ed evitando pure di emanare ordinanze illegittime perché limitative della libertà personale, come da ultimo l’ordinanza N. 88 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” emanata lo scorso 26 marzo dal presidente della Regione Puglia e valida sino al 6 aprile 2021.
Occorre che venga per questo privilegiata la presa in carico a domicilio dei pazienti Covid da parte delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, sulla base di un protocollo che preveda, accanto a eparina, steroidi e antibiotici, anche l’utilizzo, nella fase precoce della malattia, dell’idrossiclorochina insieme a farmaci antinfiammatori non steroidei e vitamina D, e questo alla luce del fatto che anche il Consiglio di Stato ne ha consentito la prescrizione (off label) sotto precisa responsabilità e dietro stretto controllo del medico. Va prevista inoltre la possibilità di attivare “ambulatori Usca” per effettuare gli accertamenti diagnostici che siano difficilmente, o peggio, niente affatto eseguibili al domicilio, ottimizzando così le risorse professionali e materiali disponibili.
Fin dalla prima ondata della “pandemia”, i migliori medici hanno riscontrato sul campo che in molti casi il virus si è potuto combattere molto efficacemente curando i pazienti a casa. Prendendo in carico i pazienti a domicilio si evitano i ricoveri, ma anche le degenze prolungate oltre l’effettiva necessità clinica, di tutti quei malati che invece possono essere curati, in tutta sicurezza, a domicilio, e la cui ospedalizzazione determina invece solo una consistente occupazione di posti letto (con i conseguenti relativi costi a carico della collettività!) e l’impossibilità inoltre di erogare assistenza a chi versa invero in condizioni di salute più gravi a causa di altre patologie di maggiore complessità.
Per risolvere il problema dell’emergenza sanitaria da Covid-19 occorrono interventi in campo sanitario e non nel campo della restrizione delle libertà costituzionali dell’uomo e del cittadino.
Il Coordinatore Regionale per la Regione Puglia di Vox Italia, Avv. Marcello MARIELLA