Left Brindisi:Ma perché, Cannalire è del PD?
Per un attimo si era sperato in qualche barlume di lucidità politica da parte di Rossi ed invece bando alle competenze, bisognava piazzare l’altro avvocato dello studio associato prediletto negli incarichi pubblici.
Il Sindaco, dotato di autostima incommensurabile, è rimasto il solo ad essere seriamente convinto della sua adeguatezza e si è capito che venderebbe anche la seconda colonna romana pur di rimanere sella. Ormai ha tradito tutto ciò che predicava quando sbraitava dai banchi di opposizione e, punto per punto, tutto quello che era scritto nel programma elettorale. Preso da questa sua megalomania e presuntuosa superiorità ha dimenticato di fare avvisi pubblici per la individuazione di propri rappresentanti negli enti partecipati, secondo requisiti conformi agli incarichi da affidare. Da tempo è prassi e buona norma nelle amministrazioni pubbliche e quindi, anche nella amministrazione comunale e provinciale di Brindisi. Non crediamo che per la presidenza Asi sia stato fatto un avviso pubblico!
Ormai leggere e rispettare statuti e regolamenti, come capire i bilanci, sembra un fastidio e una fatica inutile per l’ing. Rossi. E’ la tracotanza del potere che rivendica procedure e rispetto delle regole per gli altri ma non per se stessi. Per se stessi c’è sempre una valida giustificazione o una colpa da affibbiare a qualche malcapitato di turno.
Ma se il delirio che vive il Sindaco è ormai noto, la figura che spicca per maggiore ambiguità è quella del segretario cittadino del Pd. Una ambiguità tale che in tempi antichi avrebbe necessitato una consultazione dell’oracolo di Delfi per capirne la collocazione. Siamo convinti che, interpellato, l’oracolo avrebbe risposto: ‘ma perché, Cannalire è del PD? ‘.
Il segretario è ormai evidente che sia un intruso, messo lì per compiacere, compiacersi e trafficare con uomini e cose davanti al palazzo del Municipio, forte dei suoi trascorsi da consigliere comunale durante la giunta Mennitti e da assessore durante la giunta Consales. Un personaggio che nulla ha a che fare con il partito a cui è arrivato dopo tante collocazioni e soprattutto nulla ha a che fare con la sinistra. Dimostrazione sono le sconfessioni del suo operato sia interne al partito cittadino che fino a questo momento è stato abile a tenere a bada con qualche prebenda, sia quelle che vengono dalla federazione provinciale, infastidita, irritata e forse anche indignata per il comportamento di strafottenza e prepotenza della ditta Cannalire-Rossi & Co e per le divisioni che il connubio tra i due sta determinando. Un tempo quando c’era la Sinistra si sarebbero aspettate dimissioni ed allontanamento. Letta sta faticosamente cercando di ricostruire il Pd come partito di prossimità, unitario e popolare, per liberarlo da quello che è il percepito: un partito di potere e del potere.
Uno sforzo inutile se sui territori come a Brindisi, tali propositi vengono mortificati e svenduti ed il controllo della situazione rimane in mano a gente che vive la politica solo per smania di potere ed incarichi.
È evidente che, se nulla cambia, si andrà avanti fin tanto che il sindaco Narciso avrà pezzi di città da svendersi politicamente all’ambiguo.
Hanno ragione i consiglieri dei 5 stelle quando dicono ‘ Siete la peggiore espressione di quel sistema che avete fintamente attaccato per anni’. Hanno avuto ragione nel rispedire al mittente l’invito a far parte della maggioranza per la fine della consiliatura, rivelatasi solo un orrido banchetto organizzato dal duo delle meraviglie.
Finti su tutto, anche sulle questioni ambientali agitate ormai solo per muovere l’aria, senza aver la minima idea di cosa significhi risolvere i problemi e di cosa fare per provare a risolverli.
Mentre la città affonda la speranza è che ci sia qualcuno a cui non rimanga ‘la pietà in tasca’.
E ci sentiamo incazzati e traditi perché pensavamo, e ne eravamo convinti, che si dovesse rompere con il passato quando abbiamo contribuito ad eleggere Rossi.
E invece assistiamo oggi alla demolizione che Rossi sta operando, scassando il presente e il futuro della città e di qualsiasi prospettiva politica unitaria e di centro sinistra.
La nostra associazione nelle prossime settimane, impegnando anche nuove energie e competenze, si metterà a disposizione di quanti nel centrosinistra, nella società civile intendono lavorare per unire la città e per darle una serenità e un futuro.
Il coordinamento cittadino
Brindisi Left