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Autismo. Galante (M5S): “Fare in modo che il Regolamento 9/2016 venga attuato e risolvere le criticità”

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“A distanza di 5 anni ci siamo ritrovati in Commissione a discutere del Regolamento 9/2016 che disciplina la rete assistenziale per i disturbi dello spettro autistico, rimasto purtroppo in gran parte inattuato nonostante gli aspetti innovativi al suo interno.

Mancano la corretta presa in carico, la diagnosi precoce, l’inclusione lavorativa, non risultano attivi i punti di ascolto e non c’è la prevista collaborazione tra istituti scolastici e rete di assistenza dedicata. Il Regolamento avrebbe dovuto dare attuazione alle Linee Guida regionali, ma quello che oggi abbiamo sentito da famiglie e associazioni è che mancano ancora tante risposte ai loro bisogni. Ringrazio l’assessora Barone per l’impegno preso in Commissione ad interloquire con l’assessore alla Sanità Lopalco per far sì che venga convocato nel più breve tempo possibile il Tavolo regionale sull’Autismo in cui avere un quadro degli effetti che ha prodotto il Regolamento  e quanti moduli siano stati attivati, in modo da risolvere le criticità e far sì che vengano attuate le disposizioni previste”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante a margine delle audizioni in III Commissione.

“Già nella scorsa legislatura – continua Galante – avevamo fatto numerose osservazioni per quello che riguardava il rilascio dei pareri di compatibilità per la realizzazione dei moduli, chiedendo di attribuire priorità a chi avesse già esperienza nell’assistenza a persone con disabilità, mentre si è scelto di preferire le strutture in possesso della certificazione della società scientifica di neuropsichiatria, che hanno moduli non ancora attivati, sembrerebbe per le tariffe ritenute troppo basse. Oggi anche gli uffici ci hanno dato ragione sulla necessità di rivedere il regolamento perché le cose non stanno funzionando. Chiediamo al presidente della III Commissione Vizzino di avere al più presto un report degli effetti del Regolamento per quanto riguarda l’attivazione di nuovi moduli e i centri diurni, in modo da poter modificare gli aspetti maggiormente problematici del Regolamento e dare risposte immediate alle famiglie”.


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