“Quello che domenica scorsa avevamo paventato, si è regolarmente verificato: aver autorizzato la fascia dei 60-69enni a presentarsi nei centri di vaccinazione senza prenotazione ha causato il delirio, che non solo non è stato controllato, ma ha portato molti 79enni a dover tornare a casa senza aver fatto il vaccino.

“Ci è stato denunciato, infatti, che nell’hub della Fiera del Levante si sono presentate circa un migliaio di non prenotati, ai quali durante la mattinata è stata somministrata la dose di vaccino a seconda dell’ordine di arrivo. Quindi i prenotati hanno visto sfilare non solo davanti a loro centinaia di persone non prenotate, ma hanno dovuto ascoltare – dopo ore di attesa – la beffa delle beffe: ‘le dosi sono finite e non sappiamo a che ora ci sarà il rifornimento’. Non ci meraviglia! Se si presentano un migliaio di persone non prenotate e vengono vaccinate a parità di condizione dei 79enni prenotati, è chiaro che le dosi finiscono! Ma non ci vuole uno stratega per organizzare un lavoro del genere: se la gente sa che ormai anche senza prenotazione è possibile fare il vaccino, si riversa negli hub. Sarebbe bastato fare una doppia fila: i prenotati (del quale si conosce il numero e per questo si tengono da parte il numero sufficiente di vaccini) e i non prenotati. La soluzione è talmente facile che non averla adottata dà la cifra di quanta INADEGUATEZZA esista al vertice della Sanità pugliese.

“Ieri, il presidente Michele Emiliano, in Consiglio regionale, si è lamentato di non avere un’opposizione poco propositiva, perché in quel caso avrebbe ascoltato i consigli. Ora gliene diamo uno che francamente ci sembra l’unico utile per i pugliesi: chieda lui un commissario ad acta al ministro Speranza. Anche per questioni di ordine pubblico: ci hanno sempre riferito che nell’hub ci sono stati momenti di tensione e si è sfiorata la rissa. Se Emiliano allora vuole evitare tutto questo, faccia gestire la terza ondata da persone competenti.”