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Salute Pubblica:EMILIANO E LOPALCO FERMINO LE VACCINAZIONI SENZA PRENOTAZIONE

Lunghe code e assembramenti di anziani per le vaccinazioni senza prenotazione. Possibile  che non ci siano altri metodi per vaccinare nel rispetto  della sicurezza delle persone? Coinvolgere e riformare la medicina di famiglia.

La via dell’inferno, si sa, è lastricata di buone intenzioni. Al fine di accelerare le vaccinazioni l’assessorato alla salute della  Regione Puglia permette da qualche  giorno la vaccinazione anche a  persone che non abbiano prenotato. Tale apertura, motivata con la necessità di smaltire dosi in surplus e raggiungere gli obiettivi di  vaccinazione fissati a livello nazionale,  sta mostrando, tuttavia, notevoli effetti collaterali.

Sul piano strettamente sanitario l’assenza di prenotazione induce le  persone bisognose di essere vaccinate ad accalcarsi alle porte dei  centri deputati allo scopo. E così mentre si vietano assembramenti di qualsiasi tipo, si consente che le persone più a rischio si concentrino davanti ai centri vaccinali. Inoltre  suscita indignazione e rabbia vedere persone anziane accalcate a mendicare una vaccinazione. È calpestato il diritto stesso alla  dignità!
Riteniamo sia necessario fermare le vaccinazioni senza prenotazione e fare in modo che siano la sanità territoriale ed i medici di medicina generale di concerto, se necessario, con i servizi di   assistenza domiciliare integrata ad occuparsi delle stesse prenotazioni.

E’ anche evidente come siano le classi sociali più  disagiate, le persone povere o che vivono da sole a subire gli effetti di questa cattiva programmazione. La disomogeneità della disponibilità dei medici di medicina generale,  emergente anche in questa occasione, ripropone il problema del loro rapporto con il servizio sanitario che è ormai tempo di trasformare dall’attuale modalità libero-professionale a quella di dipendenza.

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