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BRINDISI. Fratelli d’Italia chiede le dimissioni di Rossi non per l’inchiesta ma per incapacità

avere una notifica per avviso di conclusione delle indagini non è una sentenza di condanna, ne siamo di fronte ad un rinvio a giudizio,     Fratelli d’Italia chiede le dimissioni di Rossi perché ha dimostrato insieme alla Sua maggioranza di non essere in grado di governare una città complessa come Brindisi con tutta una serie di fallimenti che purtroppo stanno pagando i brindisini – dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano.

Per questo chiediamo che Rossi venga in Consiglio comunale a riferire perché la Città ha il diritto di sapere quello che sta succedendo e  se questo Sindaco e la sua maggioranza sono in grado di governare una Città complessa come Brindisi – conclude Mevoli.


Al Sindaco di Brindisi

Riccardo Rossi

Oggetto:   convocazione Consiglio Comunale per comunicazioni del Sindaco

Egregio Sindaco premesso che

  1. l’economia locale sconta una congiuntura negativa di proporzioni  apocalittiche,
  2.  le famiglie sotto la soglia di povertà sono cresciute esponenzialmente (circa 6000 famiglie hanno richiesto il buono spesa e/o hanno richiesto il pacco alimentare),
  3.  la grande industria naviga in un periodo d’incertezza senza precedenti causa anche un rapporto eccessivamente conflittuale con le Istituzioni locali,
  4.  la più grande risorsa economica della Città ovvero il Porto continua a faticare nella meritoria opera di investimenti infrastrutturali marittimi adottata dall’AdSP del MAM per un assurdo quanto contradditorio  ostruzionismo di Enti locali, regionali e nazionali clamorosamente sconfessati dalla giustizia amministrativa ed in parte penale,
  5.  la gestione amministrativa e  finanziaria del Comune di Brindisi, rivolta principalmente ai cittadini, continua a sprofondare sempre di più nel caos con un orizzonte offuscato che non promette nulla di buono,
  6. una situazione finanziaria molto critica del Comune di Brindisi  ha portato la sua Amministrazione, attraverso il Consiglio Comunale, ad approvare a maggioranza il 9 gennaio 2020 il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (predissesto),
  7. l’adozione del Piano di riequilibrio finanziario (predissesto) non è stata una scelta tecnica (così come confermato dall’ex dirigente dei servizi finanziari Dott. Simeone nella recente audizione nella Commissione d’Indagine sui servi Finanziari e Tributi) ma una chiara scelta politica per evitare l’inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale e  che probabilmente avrebbe evitato l’adesione al relativo Piano con tutte le nefaste conseguenze in termini di tagli e limitazioni che lo stesso ha portato nei confronti dei cittadini e dei servizi resi alla comunità,
  8. il nostro Comune  ha subìto nel novembre 2020 il provvedimento del Prefetto di Brindisi, ai sensi dell’art. 141 comma 2 del TUEL, della nomina di un commissario ad acta per l’adozione dello schema di bilancio preventivo 2020/2022 con i poteri della Giunta: un fatto mai verificatosi prima nella storia repubblicana di questa Città!,
  9. il Commissario ad acta ha censurato su tutti i fronti l’operato della Sua Amministrazione nella redazione del Suo schema di bilancio  sposando in pieno le tesi dell’ex dirigente dei servizi finanziari (oggi in forza presso un altro Ente) e dell’assessore al Bilancio poi dimessosi per evidenti contrasti con la sua azione politico amministrativa,
  10. il 30 aprile c.m. è il termine ultimo per l’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 ed ad oggi la Giunta comunale non ha ancora adottato il relativo schema di bilancio (nei venti giorni precedenti la data ultima per la sua adozione ovvero 30 aprile c.m.) di fatto continuando a contravvenire  alle norme ed al Regolamento comunale, in piena continuità con quello che è successo nell’ultima sessione di bilancio previsionale 2020/2022 che ha portato alla nomina del commissario ad acta per l’adozione del relativo schema di bilancio; eppure Lei Sindaco  già durante la seduta del Consiglio Comunale del 22 dicembre 2020 con  all’odg l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022   annunciava trionfalmente di essere pronto all’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 a gennaio 2021, data spostata successivamente a febbraio c.a. e poi ancora  a  marzo c.a. ed infine ad  aprile c.a.,
  11. ha deciso di azzerare la Giunta e di nominarne una nuova con un non precisato obiettivo di “rilancio dell’azione politico-amministrativa”,
  12. la recente decisione della Giunta di esternalizzare  il servizio tributi ordinari per 100.000 euro annui rinnovabili e comunque sino al fine del contratto, adottata con la delibera di Giunta n. 97 del 16/04/2021, palesemente illegittima e non rispondente al vero al punto 2 della relazione “nonostante le richieste inviate al Ministero, le stesse non hanno  trovato risposta” per giustificare la mancata assunzione di 4 unità presso l’Ufficio Tributi del Comune di Brindisi di fatto scaricando proprie pesanti responsabilità sul Ministero dell’Interno, ha vanificato di contro il maggior risparmio di 400.000 euro sull’aggio da corrispondere alla società concessionaria con minori entrate e scarsissima efficienza del servizio prestato alla cittadinanza, 
  13. è di qualche ora fa la notizia che Le è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini perché è accusato “di aver usato minaccia con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nei confronti dell’ex dirigente Simeone, al fine di costringerlo a compiere un atto contrario ai propri doveri di ufficio…il dirigente in questione è stato minacciato di licenziamento o trasferimento in altro ufficio qualora quest’ultimo non avesse assecondato le sue richieste…. con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri inerenti ad una funzione pubblica in qualità di sindaco”,  
  14. Fratelli d’Italia è convintamente garantista e non Le   chiede  di  dimettersi per questo procedimento che è ancora in una fase primordiale: avere una notifica per avviso di conclusione delle indagini non è una sentenza di condanna, ne siamo di fronte ad un rinvio a giudizio,
  15. Fratelli d’Italia chiede Le Sue dimissioni perché ha dimostrato insieme alla Sua maggioranza di non essere in grado di governare una città complessa come Brindisi con tutta una serie di fallimenti che purtroppo stanno pagando i brindisini,
  16. la Città si trova in una fase di completo disorientamento e disagio economico sociale ed ha il diritto di sapere se il Governo cittadino ed il suo Sindaco sono in grado di far fronte alle innumerevoli, drammatiche e cogenti problematiche che la costringono in una morsa  sempre più asfissiante, 

tutto ciò premesso 

  1. Le chiediamo di venire in Consiglio Comunale a riferire di tutto quanto sopra meglio specificato in premessa;
  2.  augurandoLe convintamente  di riuscire a chiarire la Sua posizione giudiziaria positivamente, riconoscendoLe   “onestà intellettuale” e  “coerenza”, Le chiediamo di sapere come si comporterà  se dovesse essere rinviato a giudizio visto che nel recente passato per rinvii a giudizio di suoi predecessori,  quando era un consigliere di opposizione, ne chiedeva  le dimissioni.

In attesa di un Suo celere riscontro la salutiamo cordialmente.

 

Brindisi 18 aprile 2021

 

Dott. Massimiliano Oggiano

Capogruppo Fratelli d’Italia

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi

 

Cesare Mevoli

Commissario cittadino Fratelli d’Italia

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