Il Governo accoglie l’impegno, nell’ambito dell’approvazione della legge di Delegazione europea, di disporre opportune misure per favorire la riconversione degli impianti esistenti di produzione di biogas derivante da biomasse non rifiuto di origine agricola e agroindustriale verso la produzione di biometano da utilizzare nei trasporti ed altri usi.
L’Esecutivo, in fase di delega, si è impegnato a valutare di adottare una disciplina che introduca l’obbligo di impegno di una quota crescente di biometano nella rete del gas naturale rispetto all’utilizzo di gas di origine fossile e impiegare la produzione di idrogeno verde proveniente dai processi di riconversione degli impianti di origine agricola.
“Esprimiamo soddisfazione per l’accoglimento del nostro ordine del giorno che, con le sue indicazioni, rappresenta un importante segnale per il settore delle agroenergie – dichiarano i deputati Gianpaolo Cassese e Francesca Galizia (M5S), firmatari dell’atto parlamentare – Un segnale che si va ad aggiungere all’annuncio del Gestore dei servizi energetici (GSE) della pubblicazione entro il prossimo 30 settembre del nuovo bando per l’iscrizione al Registro per gli impianti di biogas di potenza non superiore a 300 kW. Una notizia che abbiamo accolto con particolare piacere in quanto ci siamo battuti – proseguono i deputati 5 Stelle – con il sostegno dei colleghi del M5S della Commissione Agricoltura, affinché il Dl Milleproroghe contenesse la proroga a tutto il 2021 degli incentivi introdotti dalla legge di bilancio 2019 per i piccoli impianti di biogas”.
Si tratta di impianti inseriti nel ciclo produttivo delle imprese agricole e di allevamento, che si alimentano per almeno l’80% dai reflui zootecnici e dagli scarti agricoli delle aziende che li accoglie e per il 20% da loro colture di secondo raccolto. “Siamo convinti che lo sviluppo delle agroenergie rappresenti una delle strade fondamentali da percorrere per il raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Unione Europea di azzeramento delle emissioni climalteranti. L’agricoltura dunque – continuano Cassese e Galizia (M5S) – può svolgere un ruolo decisivo nel favorire la transizione green. Molte aziende agricole stanno sperimentando già da tempo tecniche innovative e pratiche di economia circolare, a partire dagli impianti di biogas per uso elettrico e del biometano da destinare al trasporto o da immettere in rete, assumendo a pieno quella visione di cui c’è bisogno per tutelare il pianeta e chi lo abita. Per vincere la scommessa epocale che abbiamo di fronte dobbiamo attrezzarci a più livelli adottando un nuovo paradigma, lavorando ad armonizzare e semplificare norme che spesso non hanno favorito la transizione energetica, incrementando gli investimenti per potenziare ricerca, innovazione e sperimentazione. È importante, infine – concludono i due parlamentari 5 Stelle – proseguire lo studio della sostenibilità delle bioenergie in merito alle filiere e alle matrici ambientali”.