Nei giorni scorsi si è avviato tra Federchimica, Farmindustria ed Organizzazioni Sindacali, nell’ambito dell’ Osservatorio Nazionale sulla Chimica, il percorso di confronto e coinvolgimento volto al rilancio di un settore fondamentale per il nostro Paese.
In tempi di pandemia e lockdown, con la risolutezza e laboriosità che gli è propria, il settore chimico non ha mai interrotto la produzione di forniture essenziali e di primaria necessità.
Il ruolo della chimica, oggi più del passato, diventa dunque fondamentale ed insopprimibile.
In questo scenario, comunque economicamente affaticato e depresso, emerge inconfutabile la strategicità del sito petrolchimico di Brindisi poiché garanzia di produzioni di particolare rilevanza in ambito alimentare, farmaceutico e sanitario ( siringhe, tubi respiratori, gas medicali, disinfettanti, ecc. ), contrassegnati da elevatissimi standard tecnici e qualitativi.
Stabilimento, quello brindisino, fiero del recente ottenimento della ISCC PLUS per prodotti con materie prime sostenibili, da bionafta e da riciclo chimico, lanciato dunque verso un futuro dinamico ma realisticamente impegnato nella confermata prossima Fermata Generale Manutentiva, dei cui dettagli saremo edotti a partire dall’incontro di settimana prossima coi vertici Eni Versalis.
L’ulteriore presa di posizione del massimo rappresentante Istituzionale Locale e Provinciale di Brindisi, su cui onestamente non riusciamo ancora a comprendere, preso probabilmente da una serie di problematiche all’interno della sua amministrazione continua ad annunciare, ma ad onor del vero mai concretizzare, insensati ricorsi al Tar pur consapevole che tale atto non sarà mai notificato.
Tali annunci purtroppo continuano ad accrescere apocalittiche percezioni di rischio per la salute dei cittadini e continua ad incombere ancor più negativamente sui lavoratori del sito.
La Cisal Chimici auspica che il primo cittadino prenda definitivamente atto, una volta per tutte, che posizioni propagandistiche di ambientalismo ideologico, a cui pochi ormai credono, rendono sempre più critico il dialogo ed il confronto con associazioni sindacali , datoriali, e quant’altro.
Sarebbe invece opportuno, a nostro modesto avviso, concentrarsi su quanto, in sede governativa, il Ministero della Transizione Ecologica con la firma del Ministro Cingolani, ha già prescritto, escludendo dall’AIA ulteriori recriminazioni, ovvero attuazione di un protocollo condiviso estermo all’AIA tra Istizuioni e aziende .
la Segreteria Provinciale Cisal Chimici
Massimo Pagliara
Giovanni Mavroitis
Andrea Genoino