Lo scorso 20 aprile è stato pubblicato sul bollettino Regionale il Piano di Azione per il contrasto alla xylella, diventando così norma cogente.
Da diverse settimane la Copagri si è attivata con webinar di informazione, con ampia diffusione sui social, perché da sempre consapevoli dell’importanza di una puntuale e tempestiva informazione per la lotta al vettore: la sputacchina negli stadi giovanili. Proprio per questo abbiamo il dovere di lamentare i gravi ritardi nell’adozione del Piano. In precedenza i Decreti Ministeriali, Martina e Centinaio sono stati approvati a febbraio. Ancora una volta, chiosa il presidente Tommaso Battista, rischiamo di rincorrere un’infezione che avanza, mentre dovevamo essere preparati per impedirne l’arrivo. Le imprese agricole hanno già svolto le loro attività legate alle buone pratiche, i privati e gli Enti sono obbligato a svolgerle entro il 20 maggio. Per tale ragione sentiamo in dovere di lamentare il colpevole ritardo. Il 12 marzo l’osservatorio Fitosanitario convoca il partenariato, per illustrare il nuovo Piano di azione. Poche pagine di appunti, per dire “ci stiamo lavorando”. Eppure Xylella non può più essere considerata un’emergenza, è la nostra battaglia quotidiana, per cui è inaccettabile leggere sulla stampa messaggi di diffida, quando ciò che dobbiamo imparare è come difendere la nostra olivicoltura, tutti insieme. Uniti e consapevoli. Avremmo preferito vedere questi proclami mesi fa per chiedere una più rapida adozione del provvedimento e una diffusa campagna di sensibilizzazione. Mentre il Piano è apparso sul sito dell’osservatorio dopo che Copagri lo ha ripetutamente sollecitato e dopo giorni che la Giunta lo aveva approvato (il 6 aprile). Siamo consapevoli, prosegue Battista, delle difficoltà operative dei Comuni, dovute a carenze di mezzi e risorse, proprio per questo Copagri si mette a disposizione dei Comuni con le proprie imprese per trovare soluzioni praticabili, la legge di orientamento lo consente, e alla Regione per proporre l’utilizzo delle risorse del PON Feasr e del PSR per l’ espletamento di queste attività creando condizioni strutturali che ne agevolano lo svolgimento nel tempo. Se dobbiamo convivere ancora molto tempo con il, Covid-19 lo stesso vale con la XF per la cui cura non c’è ancora “un vaccino”. E’ dovere delle istituzioni preservare le zone indenni, contenendo nelle altre zone la diffusione in piccoli e circoscritti focolai per non ripetere gli errori del passato che hanno distrutto l’olivicoltura del Salento. La Copagri non è più disponibile ad accettare ritardi inammissibili. La giornata della Terra dopo 50 anni, ci ha ricordato che non bisogna trovare e additare i colpevoli per ottenere risultati, ma è la quotidiana battaglia per la difesa del territorio. Le aziende agricole questa battaglia la svolgono ogni giorno con le buone pratiche agricole, con il ruolo di custodi del territorio. E’ questo ruolo che fa la differenza. Crediamo nelle imprese agricole come i principali protagonisti della costruzione di ecosistemi agricoli capaci di garantire resilienza e biodiversità. Per questo, conclude il presidente Battista, chiediamo strumenti e sostegni adeguati perché come organizzazione abbiamo il dovere di garantire il futuro della Terra e non solo celebrarne la giornata.