“Cuore sotterraneo” è il progetto del Comune di Mesagne finanziato dalla Regione Puglia con risorse rivenienti dal Por Puglia 2014-2020 Asse VI e destinate agli interventi “STHAR LAB – Laboratori di fruizione per la promozione e la valorizzazione della Street art, dei Teatri storici, degli Habitat rupestri”.


La proposta progettuale –  avanzata con delibera di Giunta Comunale lo scorso 21 gennaio e accolta con determina dirigenziale del dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio regionale dello scorso 31 marzo – prevede la valorizzazione dei beni archeologici conservati nel Museo del Territorio “Ugo Granafei” ospitato negli ambienti del Castello comunale.
 Si tratta di un’idea nella quale abbiamo creduto molto perché crediamo nell’immediatezza comunicativa dell’espressione artistica che andremo ad utilizzare per promuovere luoghi e beni della città”, ha dichiarato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. Il primo cittadino ha ringraziato il consigliere regionale Mauro Vizzino per la collaborazione istituzionale ed ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici comunali coinvolti e in particolare dalla dott. Francesca Praticò, Responsabile Unico del Procedimento.
Il progetto si articolerà in più interventi. Nello specifico, si potranno realizzare alcuni murales in 3d collocati nel contesto urbano con “l’intento di aprire una finestra sulla città sotterranea, alimentando la curiosità per quest’inesauribile fonte di bellezza e scoperta che è Mesagne”, spiega Marco Calò, consulente cittadino alle Politiche Culturali. “È quindi prevista l’installazione di luminarie artistiche a tema sul terrazzo del Castello. E ancora: uno speciale allestimento di videomapping che animerà Piazza Orsini in una serata dedicata e la realizzazione di un sistema informatico per la gestione e la fruizione dei contenuti del progetto”, ha continuato l’avv. Calò, precisando che tutte le iniziative saranno definite in accordo con la Soprintentendenza Archeologica.
Il murales previsto nel Centro cittadino, da realizzare puntando sul coinvolgimento di giovani under 35 del territorio, potrà rappresentare il punto di partenza delle visite guidate che vi si svolgeranno, una sorta di varco di accesso ai tesori archeologici di Mesagne inserito in un percorso che toccherà le principali aree archeologiche della città e che culminerà proprio nel Museo cittadino.