Domani primo maggio, una celebrazione dal valore e significato assoluto, ma, devo dirlo, e me lo aspetto, quante banalità, frasi fatte, slogan, proclami, belle parole, mentre, ad esempio, nel Paese, e su un territorio pieno di proclami, appunto, come quello brindisino, lavoratori e padri di famiglia, da anni… non hanno nulla da festeggiare, tra, anche, il silenzio assoluto di chi dovrebbe quasi in ginocchio chiedere scusa, in attesa di svolte, cambiamenti, soluzioni mai avvenute.

Eh già, tra l altro, la pandemia, da un lato, ha fatto uscir fuori la capacità di chi – in pochi- continua a lottare sino in fondo per vertenze devastanti, dall’ altra .. tutte le pecche di un sistema vittima di se stesso, di arroganze, di incapacità, di non voler fare sinergia, di fare solo proclami, di essere forti con i deboli.

Il diritto al lavoro richiede, e ci sono già sul campo, una politica più incisiva, veramente onesta, e un sindacato più forte…. avremo modo di parlarne

LA FESTA DEL PRIMO MAGGIO, MA NON PER TUTTI…..