Dopo le decisioni positive per i risparmiatori ottenute dinnanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) arrivano, finalmente, anche le prime condanne della Banca Popolare di Bari in sede giudiziale.
Con una recentissima sentenza del 15 aprile 2021, infatti, è stata dichiarata la risoluzione degli ordini di acquisto di azioni Banca Popolare di Bari e, conseguentemente, il diritto del risparmiatore, associato della Confconsumatori, ad ottenere la restituzione di quanto corrisposto pari ad € 129.022, 44, oltre interessi a decorrere dalla data di introduzione del processo.
A darne comunicazione è il Coordinamento istituito da Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, Confconsumatori Brindisi, Osservatorio LIDU sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento e ACU Calabria.
“Tanto tuonò che piovve – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile del Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – Finalmente, dopo moltissime decisioni dell’ACF positive per i risparmiatori, ai quali la Banca non si è adeguata, è stata emanata una sentenza di condanna, come tale immediatamente esecutiva, della Banca Popolare di Bari, la quale dovrà, ora, restituire integralmente le somme investite dall’azionista.
Il Tribunale di Bari ha riconosciuto, infatti, l’inadempimento da parte dell’Istituto di credito degli obblighi di informazione sullo stesso gravanti, oltre ad altre violazioni della normativa di settore”.
Più in particolare, il Tribunale pugliese ha riscontrato la violazione da parte della Banca:
1)degli obblighi di informazione;
2)del principio di adeguatezza dell’operazione finanziaria rispetto al profilo di rischio della cliente;
3)del divieto di eccesso di concentrazione.
Ancora è stato rilevato, in sede giudiziale, che la Banca Popolare di Bari aveva omesso, nel caso di specie, di segnalare all’azionista il conflitto di interesse, dato che l’Istituto di credito, oltre ad essere venditore dei titoli era anche emittente degli stessi.
Dal Coordinamento fanno sapere, quindi, che si è giunti ad una svolta nel contenzioso tra risparmiatori e la Banca Popolare di Bari s.p.a..
La sentenza, infatti, costituisce un precedente fondamentale nel contenzioso in atto tra gli azionisti e l’Istituto di credito, realtà particolarmente radicata in molte regioni d’Italia.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo la notizia dell’emanazione della sentenza di condanna della Banca Popolare di Bari – continua l’avv. Graziuso – Essa, infatti, conferma gli inadempimenti riscontrati nelle decisioni dell’ACF e, nello stesso tempo, si spera che, a seguito della stessa, la Banca Popolare di Bari possa attivare il tavolo di trattative volto a dirimere bonariamente le controversie con i risparmiatori che stiamo chiedendo da tempo ed a viva voce.
Se anche questa volta la Banca non attiverà il tavolo richiesto continueremo a dare battaglia dentro e fuori le aule di Tribunale”