Una presa di posizione sicuramente condivisa che prende atto della difficile situazione in cui si trovano le maestranze della impresa che, dopo essersi assicurato l’acquisizione dell’appalto, ha deciso che quasi il 50 per cento della forza lavoro debba essere destinata ad altri ed incerti servizi. Una inaccettabile decisione che non può essere recepita e per questo rimandata al mittente. Ma non è solo questa controversia che preoccupa il mondo del lavoro brindisino!

Come è noto la vertenza SIR si aggiunge ai tanti problemi che assillano da tempo il sistema industriale energetico locale provocato dalla decarbonizzazione della centrale di Cerano che, annunciata come una liberazione dai vincoli legati alla produzione di energia elettrica con l’utilizzo del carbone, assume una centralità drammatica con pesantissime ricadute dal punto di vista occupazionale. Una POLITICA UNILATERALE di dismissione, riduzione, stravolgimento completo e riduzione della forza lavoro dei dipendenti diretti e, di conseguenza di quelli di tutte le aziende-nessuna esclusa- dell’indotto, fortemente perseguita da tempo ed in parte conseguita SOLO dall’ENEL che fino a questo momento non ha guardato in faccia nessuno, pur di realizzarla. 

Da tempo la UIL ha denunciato questa situazione richiamando l’attenzione dei rappresentanti sindacali, politici, istituzionali e delle Associazioni di categoria a tutti i livelli per fermare questo destabilizzante, inaccettabile e non condiviso progetto che compromette, forse irrimediabilmente, senza chiare, concordate ed attendibili prospettive, l’assetto economico e sociale di una intera collettività già fortemente indebolita e penalizzata. Le riunioni avute in Prefettura, grazie alla sensibilità del Prefetto Bellantoni, sono l’occasione giusta per mantenere alta l’attenzione sulla gravità dell’attuale contesto. Sicuramente l’apporto di una forza politica come quella del Partito democratico può aprire una nuova fase di discussione in riferimento alle problematiche occupazionali e non solo che, fino a questo momento, non hanno trovato la giusta attenzione.

La UIL, come sempre, è disponibile al dialogo.

UIL                                    UIL Trasporti

Antonio Licchello             Mino Greco