Una doppia rassegna al «Cinema Teatro Impero» di Brindisi per tutti gli amanti dei film di qualità. Otto titoli in tutto che insieme tracciano un viaggio nella società contemporanea per indagare i temi che più investono il nostro tempo. Ingresso 5 euro per un ritorno in sala all’insegna del cinema d’autore.
A partire dall’ingresso nel cinema e per tutte le dinamiche di spostamento nella struttura, di distanziamento interpersonale e di destinazione alla poltrona in sala, saranno fatte osservare le misure prescritte dalle linee guida nazionali e dai protocolli regionali in materia di contrasto al contagio da Covid.
Una prima rassegna, con spettacoli alle 18 e alle 20, comprende cinque film per altrettanti week-end nel segno della qualità, con pellicole pluripremiate e già apprezzate dalla critica.
Si comincia con «La candidata ideale», film della regista saudita Haifaa Al-Mansour, in sala nel week-end del 15 e 16 maggio. Maryam è una giovane saudita che fa il medico in una piccola clinica. Quando, per un problema con i documenti, le viene impedito di andare a Dubai per un convegno, si imbatte per caso nel modulo di candidatura alle elezioni comunali e decide di parteciparvi. Maryam ingaggia le due sorelle più giovani per gestire la sua campagna elettorale e insieme a loro combatte le discriminazioni in una comunità conservatrice e patriarcale.
«Tornare» è il titolo del film in rassegna il 22 e 23 maggio, di Cristina Comencini. Dopo una lunghissima assenza, Alice torna dagli Stati Uniti, dove è diventata una giornalista affermata, per assistere al funerale del padre, un ufficiale americano in forza alla base Nato di Napoli. Dopo la cerimonia la donna decide di restare in quella dimora così familiare e allo stesso tempo sepolta nella sua memoria, e mentre i ricordi riaffiorano la donna comincia a dialogare con una diciottenne che altri non è che se stessa da ragazza.
Il successivo appuntamento è con «Favolacce», di Fabio e Damiano D’Innocenzo, in programma il 29 e 30 maggio. Una calda estate in un quartiere periferico di Roma. I genitori sono frustrati dall’idea di vivere lì e non altrove, di avere (o non avere) un lavoro insoddisfacente. I figli vivono in questo clima e ne assorbono la negatività cercando di difendersene come possono e magari anche di reagire.
«Le sorelle Macaluso», film della palermitana Emma Dante, è il titolo programmato per il week-end del 5 e 6 giugno. C’è una terrazza a Palermo dove riparano le colombe e vivono le sorelle Macaluso. Maria danza, Pinuccia ama, Lia legge, Katia dispone, Antonella osserva. Le osserva azzuffarsi, truccarsi, inventarsi le giornate e rimandare la miseria. Un giorno d’estate la portano al mare a Mondello, all’ombra del famoso ristorante Charleston, e in un attimo Antonella diventa il loro errore fatale, il loro segreto, il loro rimorso.
La rassegna si chiude il 12 e 13 giugno con «Undine: un amore per sempre», film del regista e sceneggiatore tedesco Christian Petzold. Undine lavora come storica presso il Märkisches Museum di Berlino, è appena stata lasciata da Johannes ma all’improvviso, nel bar del museo, compare il sommozzatore Christoph, del quale si innamora a prima vista. Questo nuovo amore permette alla donna di ricostruire se stessa, proprio come la sua Berlino. Ma quanto accaduto non può essere cancellato così facilmente e Undine finisce per imbattersi in quel mito del folklore europeo che la rappresenta.
La seconda rassegna in programma all’Impero vuole essere un omaggio al mondo delle donne. Tre titoli che realizzano una narrazione di genere da non perdere. Proiezione unica alle ore 19 per esplorare l’universo femminile, la sensibilità, la fragilità, la forza e le grandi questioni irrisolte, i temi che più investono l’essere donna nel mondo contemporaneo. La rassegna è organizzata in collaborazione con il movimento «Non una di meno» di Brindisi.
Si comincia venerdì 21 maggio con «La ragazza d’autunno» di Kantemir Balagov. Leningrado, 1945. La guerra è finita ma l’assedio nazista è stato feroce e la città è in ginocchio. Iya è una ragazza bionda, timida e altissima, che ogni tanto si blocca, per un trauma da stress. Lavora come infermiera in un ospedale e si occupa del piccolo Pashka. Ma quando la vera madre del bambino, Masha, torna dal fronte, lui non c’è più. Spinta psicologicamente al limite dal dolore e dagli orrori vissuti, Masha vuole un altro figlio e Iya dovrà aiutarla, a tutti i costi.
Il venerdì successivo, 28 maggio, nella storica sala sarà proiettato «Laurence anyways», film del giovane regista canadese Xavier Dolan. Il giorno del suo trentesimo compleanno, nel 1989, Laurence rivela alla famiglia e alla fidanzata il suo desiderio segreto di diventare una donna. La sua ragazza è sconvolta ma accetta di rimanere al suo fianco. L’anno successivo Laurence torna a lavorare come docente di letteratura, solo che questa volta veste i panni di una donna. Una nuova vita ha inizio ma il peso dello stigma sociale, il rifiuto della famiglia e l’incompatibilità della coppia cominciano a diventare insostenibili.
La rassegna si chiude venerdì 4 giugno con «Santa subito» di Alessandro Piva. Il regista interverrà al termine della proiezione insieme con Rosamaria Scorese, sorella di Santa, la giovane attivista cattolica barbaramente uccisa da uno stalker. Santa è una ragazza vivace, dalla forte vocazione religiosa, che vive a Bari negli Ottanta. Poco più che maggiorenne sogna di diventare missionaria, frequenta assiduamente la Chiesa, affida i suoi pensieri a un diario e a una famiglia che la segue e l’asseconda affettuosa. Fin quando la sua vita si trasforma in un incubo, per colpa della morbosa attenzione di uno sconosciuto che non smetterà di seguirla e perseguitarla. Il 15 marzo 1991, al rientro a casa, Santa viene accoltellata e muore ad appena 23 anni.