VACCINI IN AZIENDE, ZULLO E CAROLI (FDI): BELLE INTENZIONI (ANCHE SE TARDIVE), MA RESTANO PAROLE SENZA DOSI A DISPOSIZIONE
Ancora una volta ci troviamo di fronte alla politica degli annunci e non dei fatti.
“Mentre in Emilia Romagna, per citare una Regione con la quale si fanno spesso paragoni, l’8 aprile scorso – subito dopo l’annuncio del Governo – si è iniziato l’iter per poter effettuare le vaccinazioni nelle aziende, in Puglia ancora ieri, 10 maggio, si è firmato il protocollo fra la Regione e le associazioni di categoria interessate, Confindustria in testa. Ma come affermato dal direttore del Dipartimento Sanità, Vito Montanaro, ora si dovrà redigere il documento attuativo che dovrà prevedere le linee guida, vale a dire ci vorrà non meno di un mese per poter fare la prima vaccinazione nelle aziende, che al contrario (quelle interessate, chiaramente) sono già pronte e si aspettavano subito le vaccinazioni.
“La sensazione è che, per?, si prende tempo perché in realtà non ci sono vaccini sufficienti già per i cronoprogrammi ordinari e, quindi, ogni altro inserimento provoca necessariamente un allungamento dei tempi perché la ‘coperta’ delle dosi è sempre troppo corta. Questo è il vero problema a fronte di una macchina pubblica e volontaria che potremmo definire ‘da guerra’ per le somministrazioni.
“E allora il presidente Emiliano faccia sentire maggiormente la sua voce: in Puglia servono vaccini. E ne servono tanti, specie in vista dell’estate e quindi della necessità di mettere in sicurezza uno dei principali settori economici della regione. Nel frattempo, perché questo compete alla Regione, continui a fare più tamponi e tracciamento se davvero vogliamo tenere il più a lungo possibile la zona Gialla.