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BrindisiIn:IL METODO BRINDISI DI CONFINDUSTRIA

L’idea di una “piattaforma condivisa” e di un “metodo Brindisi” è stata lanciata da Confindustria Brindisi, CGIL,CISL e UIL siglata dinanzi al Prefetto Carolina Bellantoni e presentata a tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi, i Parlamentari e i Consiglieri regionali “per il rilancio del territorio”, parole tratte dal comunicato di Confindustria, “e per cogliere le opportunità che verranno dal PNRR, presentato dal Governo alla Commissione Europea”.

Peccato che nella “rete” della condivisione manchi la parte più importante: i diretti interessati ovvero i cittadini, nonché le associazioni di cittadini.

Nonostante la stessa Prefetta avesse assicurato, in un incontro con le Associazioni, tenutosi on line, recentemente, che i cittadini sarebbero rientrati in questa piattaforma, di cui, evidentemente, era già a conoscenza, e che le loro istanze sarebbero state ascoltate al pari di quelle di Confindustria e sindacati, nulla si è mosso all’orizzonte. Ma i cittadini, sulle cui vite si gioca il futuro di Brindisi per i prossimi 20/30 anni, non ci stanno ad essere esclusi dai processi decisionali. Nel comunicato di CONFINDUSTRIA si parla di “Transizione energetica, chimica verde, industria della creatività” ma, come ormai accade sempre più spesso, questi termini non dicono niente finchè non vengono riempiti di contenuti concreti.

Ad esempio se la scelta green e la transizione energetica per Brindisi per Lippolis, neo-presidente Confindustria Brindisi, significano centrali a turbogas (come egli stesso ha dichiarato in un recente incontro on line organizzato dal Progetto Policoro di Brindisi, in cui lo stesso lamentava ritardi nelle autorizzazioni), evidentemente non ha ben chiaro che de-carbonizzare significa uscire non dal carbone ma dal carbonio e dal fossile (come ci chiede l’Europa) per entrare nel mondo delle energie rinnovabili una volta per tutte, e dell’idrogeno verde, senza investire ulteriori risorse in fonti inquinanti e che, tra pochi anni, verranno dismesse come il carbone.

Solo questa scelta può consentire lo sviluppo degli altri settori e l’incremento occupazionale, come richiesto dai sindacati e dai lavoratori e di cui tanto si vanta lo stesso METODO BRINDISI.

Qualunque progetto basato su fonti fossili, a questo punto, diventa un fattore diversivo e di rallentamento da quella transizione ecologica che ormai tutti, a parole, dicono di voler perseguire. L’alternativa a questi progetti inutili e dannosi c’è, come indicato chiaramente dall’Europa, e il COMITATO PER LA TRASFORMAZIONE ECOLOGICA DI BRINDISI lancia un MANIFESTO che la indica chiaramente e in modo propositivo, chiedendo al Comune di Brindisi, di impegnarsi ad elaborare un Nuovo Piano Energetico per BRINDISI che garantisca l’interesse dei cittadini, e non solo di Confindustria, o meglio di quelle aziende che in Confindustria continuano a guardare al passato fossile.

Il MANIFESTO, che verrà presentato a Brindisi il 22 giugno alla presenza di autorità scientifiche, politiche e accademiche, e che è stato sottoscritto dalle principali associazioni brindisine, parte dalla constatazione che bisogna superare una volta per tutte la falsa idea di sviluppo totalmente subalterna a quella logica di colonialismo energetico a cui la città di Brindisi è stata sacrificata fin dagli anni sessanta, e propone, in conformità alle strategie europee, l’abbandono definitivo delle fonti fossili, a vantaggio delle fonti rinnovabili e il ripristino della biodiversità violata e dell’integrità degli ecosistemi brindisini, come volano di una transizione ecologica che garantisca un nuovo sviluppo economico e occupazionale che metta in primo piano le “comunità energetiche” e la figura del prosumer locale di energia, impegnando tutta la cittadinanza in un vero e proprio Green Deal brindisino, per il quale impegnare tutti i fondi resi disponibili sia dal PNRR che dagli altri fondi europei intesi a coprire le necessità di riconversione professionale e economica di aree e territori maggiormente colpiti dalla crisi dell’economia fossile in base al principio europeo che nessuno deve rimanere indietro.

Portare Brindisi dalla disperazione economica e dalla dipendenza energetica del passato alla prosperità, sovranità e speranza di un futuro davvero “green”. Ecco il nostro METODO BRINDISI

BRINDISI NON PUO’ PIU’ ASPETTARE!!!!

I PROMOTORI DEL COMITATO PER LA TRASFORMAZIONE ECOLOGICA DI BRINDISI

 

Angelo Consoli                                Daniela D’Alò                                     Michele Errico

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