Left Brindisi sulla privatizzazione degli asili nido
La decisione di privatizzare gli Asili Nido Comunali continua a creare precarietà, nell’ offerta del servizio e nella posizione dei lavoratori che vi sono dedicati. E segna ancora una volta la scelta della ns Amministrazione di abdicare al ruolo proprio e attivo nell’organizzazione, nella programmazione e nel controllo dei Servizi stessi.
Sappiamo bene che i Servizi Social, quando sono esternalizzati, spesso vengono affidati in gestione a grosse organizzazioni, non senza scopo di lucro, provenienti da altre zone d’Italia e conosciamo la sofferenza delle Organizzazioni del Terzo Settore locali che negli ultimi anni hanno subito e subiscono i tagli e non hanno neanche la possibilità di concorrere, per fatturato o in termini di ottimizzazione della spesa o economie di scala, con le grosse realtà.
I due Asili Nido Comunali esistenti, che rappresentavano il fiore all’occhiello per la città, di fatto verranno privatizzati: ne pagheranno i bambini, le mamme e le donne. Qs ultime in particolare pagheranno due volte: in termini di riduzione dei servizi ma anche in termini di perdita di posti di lavoro, dal momento che la percentuale maggiore di lavoratori impiegati nei servizi educativi è rappresentata dalle donne.
Sogniamo per la città una gestione pubblica dei servizi sociali, in grado di valorizzare le realtà locali e le risorse professionali della città, e che faccia uscire definitivamente i lavoratori del sociale dalla condizione di estrema precarietà che inevitabilmente comporta significative conseguenze per l’identità, per la progettualità, per la famiglia.
Un’idea di Welfare che sia attento ai bisogni Educativi, alla Povertà Educativa, ai Bisogni Sociali e Assistenziali e che miri allo sviluppo occupazionale della Città.
Sebbene la nota tecnica dell’Assessore Lettori, lascia intendere che arriveranno finanziamenti per la gestione di nuovi Servizi Educativi, il suo eccessivo tecnicismo non lascia trapelare nulla su un’eventuale scelta strategica del Comune in questo ambito strategico e vitale per gli equilibri sociali.
Noi abbiamo sempre apprezzato la sensibilità dell’Assessore fin dai tempi in cui rappresentava il Volontariato , ma questo eccessivo tecnicismo non ci piace , non esprime nulla di concreto se non un tentativo di creare illusioni su nuovi servizi che si andranno creare ed eventualmente nuovi posti di lavoro “precari”.