Nuovi 11 nomi per 11 strade nel territorio di Fasano
LA CERIMONIA DI INTITOLAZIONE CON LO SCOPRIMENTO DELLE TARGHE È PREVISTA SABATO (18.30) E DOMENICA (10.00) IN COINCIDENZA CON LA GIORNATA DELLA LEGALITÀ
Nuovi nomi per 11 strade in memoria degli eroi che hanno perso la vita per il Paese, uccisi dalla mafia a difesa della legalità e di personalità illustri della storia di Fasano che si sono distinti per impegno sociale, rettitudine, azioni e comportamenti.
L’intitolazione sarà ufficializzata nel weekend con la cerimonia al Comune e subito dopo lo scoprimento delle targhe delle nuove vie.
La scelta della data non è casuale: il 23 maggio non è solo l’anniversario della strage di Capaci, ma è anche la Giornata della Legalità.
Domani, sabato (18.30, androne di Palazzo di città) si parte con due strade nei pressi della palestra dell’istituto alberghiero che diventeranno via Oronzo Lacirignola “Rondell” e via Ioan Iosif Girba.
La prima strada è dedicata a “Rondell” come era soprannominato, l’operatore ecologico che inventava rime e stornelli mentre svolgeva il suo lavoro a servizio della comunità diffondendo buon umore per le strade di Fasano.
La seconda è intitolata al maestro di danza Ioan Iosif Girba, a cui si deve la nascita delle prime scuole di danza a Fasano. In particolare il maestro Girba aveva fondato e seguiva la scuola di danza Nuova Choreos dopo essere stato primo ballerino all’opera di Budapest.
Domenica mattina (ore 10.00, androne palazzo di città) si prosegue con altre 9 strade:
– via Peppino Impastato – Fasano, nei pressi di via Scelba
– via Ilaria Alpi – Fasano, tratto di via Scelba (La Salette)
– via Don Cosimo De Carolis – Fasano, nei pressi di via Scelba
– via Giovanni Falcone – Pezze di Greco, nei pressi di via Angelini di fronte al ristorante “La giara”
– via Paolo Borsellino – Pezze di Greco, nei pressi di via Angelini di fronte al ristorante “La giara”
– via Francesca Laura Morvillo – Pezze di Greco, nei pressi di via Angelini di fronte al ristorante “La giara”
– largo Mario Perrone – Pezze di Greco, di fronte l’autolavaggio dopo la pizzeria “Gli archi”
– via Rosa Curlo – Savelletri, nei pressi di via della Scogliera – in fondo a via Accademia navale
– via Rosario Angelo LIvatino – Savelletri, nei pressi di via della Scogliera – in fondo a via Accademia navale
Di queste, 4 strade sono dedicate ai magistrati che hanno sacrificato la loro vita per l’Italia: Giovanni Falcone e sua moglie Francesca Morvillo, uccisi a Capaci il 23 maggio 1992, Paolo Borsellino vittima con gli uomini della scorta nella strage di via D’Amelio il 19 luglio dello stesso anno e Rosario Angelo Livatino ucciso dalla Stidda, organizzazione criminale mafiosa siciliana, ad Agrigento.
Altre due strade sono dedicate ai giornalisti morti in difesa della libertà di stampa e nell’esercizio del loro lavoro: Peppino Impastato ucciso da Cosa Nostra nel 1978 e Ilaria Alpi assassinata a Mogadiscio dove lavorava come inviata del tg3.
Due vie sono dedicate a due eminenti figure fasanesi. La prima è per don Cosimo De Carolis, indimenticato parroco della parrocchia La Salette (si tratta di uno spostamento e non di nuova intitolazione).
Amico e guida di tanti giovani riuscì nell’intento di edificare il complesso parrocchiale che ancora oggi ospita l’omonima parrocchia. Il suo ricordo ancora oggi vive nella memoria e nei racconti di tantissimi giovani che anche grazie alla sua guida sono diventati uomini e donne.
Rosa Curlo fu una fasanese miracolata da Madre Luisa de Marillac che la guarì da una paralisi. In seguito diventò suora col nome di Geltrude.
«Con queste vie onoriamo esempi di vita straordinaria – dice il sindaco Francesco Zaccaria –, donne e uomini che hanno sacrificato la vita a servizio dello Stato e della comunità. Caduti in nome della legalità, dotati di passione civica non comune, passione che li ha portati alla morte per difendere un’ideale. Sono giganti della nostra storia, esempio a cui tutti noi dobbiamo guardare. E giganti sono anche i cittadini fasanesi che con i loro comportamenti si sono distinti come modello di per tutti noi. L’intitolazione delle strade è il giusto riconoscimento al loro valore e allo stesso tempo un monito per tutti noi. Un monito all’impegno e alla responsabilità per le nuove generazioni, affinché i nostri ragazzi, guardando a questi esempi, possano diventare futuri cittadini onesti, consapevoli e, quindi, liberi».
«Intitolare una via alla memoria di personalità illustri come quelle che abbiamo individuato non è solo esercizio teorico di memoria, ma atto concreto di riconoscenza e gratitudine nei confronti di coloro i quali, con il loro esempio, sono emblema di comportamento per tutti – dice l’assessore alla Toponomastica, Luana Amati –. Fasano, con questo atto, celebra il valore di vite eccezionali da ricordare mettendo in pratica quotidianamente comportamenti rispettosi dei loro sacrifici e delle loro azioni».