L’impianto consentirà di trattare e restituire la sabbia agli arenili   e avviare a recupero il materiale inerte proveniente dallo spazzamento stradale  

 A2A ha presentato oggi, in Conferenza dei capigruppo presso il Palazzo  di Città a Brindisi, alla presenza del Sindaco e del Direttore dell’Agenzia regionale per il servizio di  gestione dei rifiuti, il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di recupero per i rifiuti  provenienti dalle spiagge e dallo spazzamento stradale.  

Il progetto relativo al nuovo impianto è stato definito grazie ad un confronto costruttivo tra A2A, il  Comune di Brindisi e l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti, che hanno potuto valutare le  esigenze impiantistiche legate al ciclo dei rifiuti e le possibilità di intervento in un’ottica di economia  circolare.  

L’impianto di A2A consentirà di trattare circa 11 tonnellate all’ora di rifiuti urbani provenienti  dall’attività di pulizia delle strade – effettuata con l’ausilio di autospazzatrici – e dalla pulizia degli  arenili.  

I rifiuti, raccolti dagli operatori dei servizi di igiene ambientale che effettuano la pulizia stradale – e  che rappresentano mediamente circa il 3-4% del totale dei rifiuti urbani prodotti – sono costituiti da  circa il 70% di frazione inerte, il 22% di frazione organica e il rimanente 8% da scarti misti e materiali  ferrosi. Il materiale derivante dalla pulizia degli arenili nelle zone interessate dallo spiaggiamento  delle alghe, pari a circa 600 tonnellate per chilometro di spiaggia, è composto da sabbia fino dal  60% e, per il rimanente, da frazione organica di posidonia e piante acquatiche, da una frazione  minerale e da rifiuti antropici come plastiche e vetro.  

Il nuovo impianto di A2A è in grado di separare e recuperare queste diverse tipologie di materiale  riducendo al minimo il ricorso alla discarica. I materiali che vengono recuperati possono così essere  avviati ad un percorso di riutilizzo, in linea con i principi dell’economia circolare.  

Grazie alle migliori tecnologie disponibili, di cui il nuovo sito è dotato, è infatti possibile recuperare  una frazione sino al 70% del materiale trattato: nel caso della sabbia potrà essere restituita alla  spiaggia; nel caso di ghiaino, ghiaietto e sabbia rinvenuti nel materiale di spazzamento stradale si  potrà destinare alla produzione di calcestruzzo, malte e prodotti bituminosi -con certificazione UNI  EN-.  

L’impianto sarà realizzato all’interno del perimetro della centrale di A2A e consentirà quindi l’utilizzo  di infrastrutture già esistenti senza il consumo di nuovo suolo, contribuendo inoltre alla riconversione  ecologica che interesserà il sito produttivo grazie agli importanti investimenti previsti dal Gruppo a  Brindisi.  

L’investimento previsto da A2A per l’impianto è di circa 5 milioni di euro e la sua realizzazione  richiederà meno di un anno di cantiere – a seguito dell’ottenimento delle relative autorizzazioni-. Per  A2A, azienda leader in Italia nel settore ambientale, questo progetto si inquadra nella strategia 

delineata nel nuovo Piano Industriale, che vede il Gruppo impegnato nella realizzazione di  infrastrutture innovative per contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese, con importanti  investimenti destinati all’economia circolare e alla transizione energetica. Il sito di Brindisi contribuirà  a ridurre il gap impiantistico relativo alla gestione dei rifiuti. Sono infatti attualmente 11 gli impianti  attivi in Italia che adottano la stessa tecnologia, di cui quello più a sud è ubicato nel Lazio.