La promessa di occuparci della questione enfiteusi, sino alla sua definitiva soluzione, è per noi un dovere che, nei fatti, stiamo portando avanti nonostante le oggettive difficoltà del caso.

Nessuno ha la bacchetta magica per cambiare le cose da un giorno all’altro ma, di certo, abbiamo la ferma volontà politica di superare questa impasse, dando voce alle richieste degli agricoltori e dei comitati di cittadini”. È il commento del deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura a margine dell’incontro con la sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina, sulla questione enfiteusi. Il vetusto retaggio medievale, tornato prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni, ha visto ingaggiare diverse diatribe legali tra proprietari e enfiteuti, costretti di punto in bianco a dover pagare cifre spropositate per riscattare quelli che tutti loro ritenevano essere i propri terreni.
Mi occupo di enfiteusi sin dal 2016, quando ho portato in Parlamento la questione con una interrogazione all’allora Governo Renzi – prosegue –. Se eliminare tout court questo diritto non sarà materialmente possibile, anche perché gli atti notarili riportano il richiamo all’enfiteusi, sono certo che si potrà addivenire ad una conclusione in grado di permettere un affrancamento dell’enfiteusi in maniera non penalizzante per gli agricoltori che, per decenni se non per secoli, hanno apportato migliorie ai terreni avuti in concessione con il proprio lavoro e il proprio sudore”. 
Ringrazio la sottosegretaria Macina e confido che si possa raggiungere al più presto un risultato positivo” conclude.