Sull’ASI di Brindisi è ora che si torni a parlare dei fatti, dopo che gli interessati alle poltrone hanno concluso i loro lavori. C’è ancora da capire molto sull’attività amministrativa compiuta negli ultimi anni e perciò ho chiesto l’audizione del nuovo CdA, dei Revisori dei conti e dei sindaci-soci”.
Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Ho chiesto oggi al presidente della quarta commissione di ascoltare in audizione il nuovo CdA dell’ASI di Brindisi, i revisori dei conti e i soci-sindaci, perché i problemi sollevati non riguardavano le persone ma gli atti.
E poiché non mi pare che le questioni poste siano state riesaminate, avverto la necessità di sondare gli orientamenti del nuovo presidente.
Ricordo che tra le questioni sollevate figurava il bilancio 2019, approvato con l’accoglimento di tutte le obiezioni dei revisori dei conti, alcune procedure di reclutamento di personale, di acquisizione di beni per donazioni, di affidamento di servizi, incarichi professionali e consulenze.
La necessità di conoscere i fatti e le intenzioni del nuovo organo amministrativo dell’ASI, su eventuali iniziative di riesame dell’attività amministrativa compiuta sinora, non ha motivazioni originali come purtroppo spesso mi capita di cogliere in commenti politicisti che molto male fanno al prestigio della classe dirigente brindisina.
Attiene all’idea che un ente pubblico economico deve giustificare le sue attività ed eventualmente modificarle, perché ciò è imposto dal carattere pubblico della missione e dalla proprietà pubblica delle risorse