E’ ormai evidente che c’è un chiaro tentativo di sabotare il percorso di co-pianificazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale previsto dall’atto di indirizzo per la formazione del PUG della Città di Brindisi adottato con D.G.C n. 470 del 31/12/2020.
Le recenti dichiarazioni di “guerra” dell’assessore all’Urbanistica Borri nei confronti dell’AdSP MAM, che fanno il paio con le inequivocabili criticità e conflittualità, tra le quali rileva particolare attenzione quella relativa al debordamento dei compiti e della potestà di pianificazione delle attività portuali che il Comune di Brindisi avrebbe esplicitato nel DPP, fanno presagire un futuro sempre più conflittuale tra l’Ente portuale ed il Comune di Brindisi. Tale conflittualità (non più latente ma evidente) sta portando ad una incalzante marginalizzazione del porto di Brindisi a vantaggio degli altri scali portuali pugliesi che continuano a macinare progettualità ed investimenti infrastrutturali con il compiacimento e la condivisione dei rispettivi Enti territoriali di riferimento sempre più partner di supporto a differenza di un ostruzionismo politico-burocratico-giudiziario di stampo ideologico che il Comune di Brindisi ha messo evidentemente tra le priorità della propria agenda politica. Fratelli d’Italia apprezza e sostiene l’opera meritoria dell’azione di politica portuale messa in campo dall’AdSP MAM per il porto di Brindisi e condanna senza appello il continuo ostruzionismo politico amministrativo dell’Amministrazione Comunale che sta compromettendo il percorso di transizione ed abbandono dalla economia portuale “carbone dipendente” con inevitabili ripercussioni occupazionali sull’indotto diretto ed indiretto all’interno dei quali lavorano oltre 2000 unità.