L’accorpamento del primo e del secondo ciclo di istruzione della Scuola europea di Brindisi presso un’unica istituzione scolastica è un’ottima notizia. Con quanto previsto dal decreto Sostegni bis, si trasforma l’istituto in un vero e proprio college con una organizzazione di profilo internazionale, rendendo questa scuola ancora più efficiente dopo essere nata come sperimentazione in relazione alla presenza della base logistica delle Nazioni Unite di Brindisi.

È un importante traguardo reso possibile grazie alla volontà di questo Governo e al lavoro (di anni) dei dirigenti scolastici, del personale docente, delle famiglie e degli amministratori che ci hanno creduto e che hanno sostenuto il progetto. Adesso resta da intervenire sulle modalità di valutazione degli studenti per la cui revisione ho presentato un’interrogazione al Ministro Bianchi e sulla quale ha posto grande attenzione anche la collega Valentina Aprea, responsabile del dipartimento Istruzione di Forza Italia. L’attuale sistema di conversione dei voti dal meccanismo di valutazione europeo a quello italiano non assicura, infatti, equità e pari opportunità rendendo molto difficile per i nostri studenti raggiungere il massimo dei voti. Ovviamente questo li penalizza fortemente anche da un punto di vista di gratificazione personale e induce le famiglie a trasferire i figli in altri istituti dove sarebbe più semplice concludere il ciclo di studi con un voto migliore. Dopo l’importante risultato ottenuto con l’accorpamento dei due cicli di istruzione, è adesso necessario intervenire rapidamente anche sulla modifica del sistema di valutazione degli studenti così da non scoraggiare i nostri ragazzi dal frequentare un istituto che rappresenta un’eccellenza nel nostro panorama scolastico nazionale”. Così, in una nota, il deputato e commissario regionale di Forza Italia Puglia Mauro D’Attis.